Il risultato elettorale non è valido, un’oligarchia ha violato la legge e si è mossa con istinto fascista, occorre restaurare la regolarità e ricomporre il Senato con quanti sono stati veramente eletti. E’ Berlusconi che ha dato fuori di matto?
No, è Pannella che non si è risparmiato e per ben tre volte ha fatto irruzione nei lavori parlamentari, letteralmente gridando le sue ragioni. Mha, sarà la solita pannellata, e Marco è uomo talmente esagerato che talora si commette l’errore di fare spallucce ed andare oltre. Invece ha ragione.
Mi ha insospettito il fatto che chi, come me, segue con appassionata attenzione le cose della politica sapeva tutto della pannellata, ma non aveva potuto leggerne sui giornali le ragioni. Cosa, questa volta, gli faceva girar le lune? Il problema ruota attorno all’assegnazione dei seggi al Senato: la Rosa nel Pugno non ne ha avuti, mentre Pannella sostiene che ne avrebbe avuto diritto a quattro. Siccome non mi fido, sono andato con santa pazienza a prendere la legge, così scoprendo che, sebbene più per un vuoto, un buco, che non per esplicita previsione, comunque Pannella ha ragione. Non so se i senatori che gli spettano siano quattro, so che gli spetta essere conteggiato, mentre, fin qui, i suoi voti sono stati semplicemente cancellati. Anzi, no, sono stati utilizzati per fare il conto di quelli presi dall’Unione, che al Senato sono comunque meno della Casa delle Libertà.
Così, mentre Pannella strilla e si fa buttare fuori, mentre il mercato dell’informazione ci vende il folklore e ci tace la sostanza, quel che lascia basiti è il silenzio della politica. Già, perché la faccenda è seria. I radicali si trovano dentro un’alleanza (avendo traslocato ed avendo messo su casa con Boselli, che a sinistra c’è sempre stato) è significativo, però, che non trovino, fra i nuovi alleati, qualcuno disposto a dar loro una mano. E non la troveranno, per due ragioni: la prima è che i loro senatori dovrebbero essere tolti a qualche alleato; la seconda è che al Senato già non c’è maggioranza, figurasi poi a dare dei seggi a gente malfidata come i radicali, capaci di mettere su un casino per questioni di principio. Per le stesse ragioni, però, si dovrebbe manifestare una qual certa solidarietà nel fronte opposto, per altre due bune ragioni: la prima è che al Senato già non c’è maggioranza, ed avere anche dei senatori radicali sarebbe un sollazzo; la seconda è basata sulla mera gratitudine, dacché Pannella, protestando, pianta anche nella sinistra la bandierina del voto irregolare.
Lo dico per amore del diritto e dell’arte, dato che lo stesso Pannella ha appena compiuto la meno comprensibile delle scelte, appoggiando la candidatura Napolitano, spero con risultati diversi di quando propose Oscar Luigi Scalfaro, il peggiore della storia repubblicana.
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3 commenti:
Pannella non può dire di essere stato avvisato,doveva pensarci prima,ma pur di salvare il suo partito a tradito il cd,èsi è buttato con i socialisti di boselli,che non ci azzeca niente.Poi x quanto riguarda l'aver votato un pres.della metà repubblica,l'altra non c'è l'ha,è ci va bene così,noi non vogliamo un pres.comunista è sopratutto un presidente imposto,quando si sceglie un rappresentante dello stato,bisogna farlo insieme,scegliendo una rosa di nomi,io credo che il cx voglia a tutti i costi copiare il cd,non ho capito il loro disegno,ma comunque c'è sotto qualcosa.Io lo dico chiaro non mi interessa la vita di Napolitano,non mi interessa la sua età,ho quello che ha fatto,lo avete scelto voi,ve lo tenete.Italia a metà,anche se io sono x un'italia unita italiana non comunista.
Pannella dove va pensarci prima. ma ormai è fatta!
c'è un bell'editoriale su Libero, che invita Silvio a elaborare il lutto per la sconfitta e a riprendere in mano il partito. c'è bisogno di una bella pulizia, e di far opposizione seria. basta coi piagnistei, mettiamoci al lavoro!
Che l'Unione abbia vinto tramite trucchi, trucchetti e brogli lo si sa come si sapeva prima delle elezione che avrebbe cercato di farlo. Pannella ha fatto una scelta e ne paghi le conseguenze.
La sinistra ha potuto fare questo perchè molto ben radicata nel territorio.
Dovremmo imparare questa lezione organizzarci anche noi in tal senso, magari cominciando dalla "piazza".
Alberto - Torino
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