giovedì 19 luglio 2007

Non si stava meglio quando si stava peggio. il Foglio

Quella dell’Unicef sui bambini sotto Saddam si chiama cinica propaganda.

Si chiama cinica propaganda ed è la specialità dell’Unicef. Per il suo vicedirettore, Dan Toole, i bambini iracheni stavano meglio con Saddam Hussein. Quando i figli del satrapo appendevano la gioventù ai ganci della tortura, quando i bambini sciiti venivano costretti a bere urina e a guardare i genitori scomparire dentro le fosse comuni, quando gli studenti dovevano imparare i racconti del caro leader, quando le Nazioni Unite i bambini li affamavano con “Oil for food”, quando nel paese vigeva un detto: esci di casa col piede sbagliato e sei morto. Sotto Saddam i bambini erano condannati a un futuro di morte e desolazione, primigeniti di una storia riscritta per il dominio sunnita sui figliastri curdi e sciiti. Il loro futuro non è roseo, ma i loro padri stanno morendo per dargliene uno, nuovi nati della prima democrazia costituzionale del medio oriente. Dov’era l’Unicef quando l’ospite di Saddam Al Zarqawi si vantava di dilaniarne una quarantina? Il Comando centrale americano rende noto che il 98 per cento dei bambini sono stati vaccinati contro la polio, migliaia di scuole sono state costruite, a milioni vanno a scuola, tre milioni in più accedono all’acqua. Un tempo sui manuali scolastici si osannavano le gesta di uno psicopatico, oggi vi sono ricordate le imprese sanguinarie. Ieri il Baath ordinava di “liquidare” i bambini handicappati, oggi gli americani forniscono loro protesi e cibo. Solo la più cupa propaganda può assimilare incubo e libertà, una dittatura che spargeva gas sulle teste e un governo eletto che le conta dentro le urne.

1 commento:

Italian Wisher ha detto...

Sapevate che è stato addirittura girato un documentario sul nostro "amato" presidente del consiglio? Cliccate e ascoltate!
http://dacsanatomy.blogspot.com/