lunedì 2 luglio 2007

Uno sguardo al futuro. Francesco Blasilli

“Mi sembra che non abbia intenzione di far correre altri”, così Veltroni a proposito di Berlusconi e delle politiche del 2011. “Potrebbe far breccia l'immagine del nonno d'Italia, le cui ammaccature lo rendono più simpatico”, queste le parole del segretario dicci Gianfranco Rotondi, sempre in riferimento al Cavaliere. Tutti concordi che l'uomo di Arcore a farsi da parte non ci pensa nemmeno, ma uno sguardo al post Berlusconi bisogna pur darlo, visto che a sinistra è stato già deciso che il post Prodi avrà le sembianze di Veltroni. Per ora non se ne è mai parlato concretamente (nonostante il lancio in grande stile del fenomeno Brambilla che però sembra destinato a rimanere tale), ma se il Governo reggesse fino alla fine del mandato, Berlusconi sarebbe, probabilmente, troppo in là con l'età. Ed allora ecco una schiera di candidati pronti a guidare la Cdl, tutta gente che è già stata accostata a questo ruolo: non è un caso infatti che l'ascesa della Brambilla abbia fatto innervosire, e non poco, Tremonti. Non è un caso che Casini abbia scelto di mettersi in contrapposizione a Berlusconi e che Fini, invece, abbia preferito tenere un profilo basso, allontanandosi, anno dopo anno, dal suo passato.

Sette, secondo noi, i possibili eredi, giudicati con l'aiuto di chi osserva la politica per mestiere: Luigi Crespi, sondaggista di Ekma e Mario Rodriguez, docente di Comunicazione Politica. Abbiamo chiesto di parlarci dei “pro”, dei “contro” e del possibile impatto mediatico di ognuno di loro, perché con Veltroni la sfida sarà a colpi di flash, conferenze stampa e apparizioni tv. Alla fine, però, il risultato è stato pressoché univoco: Berlusconi non ha eredi. “Nessuno è capace di raccogliere i voti di Berlusconi – sottolinea Crespi – così come Alessandro Magno vide sgretolarsi il suo impero dopo la sua scomparsa: tutti i grandi uomini storici non sono interessati a costruire un proprio successore”. “Berlusconi – replica Rodriguez – è un uomo di una vitalità eccezionale, che non pensa assolutamente al dopo; anche in azienda, a parte i figli, non è che abbia mai pensato a mettere qualche manager che gestisca dopo di lui, come, per esempio, ha fatto il signor Ikea. Berlusconi deve sempre comandare, nel calcio come nella politica”.Noi, però, ci abbiamo provato comunque. Proponendo i nomi più classici come Fini, Casini, Formigoni e Tremonti, un outsider come il Governatore del Veneto Galan e due donne completamente agli antipodi come l'austera Moratti e l'esplosiva Brambilla. Ed alla fine, a dispetto di un'esposizione mediatica clamorosa, è proprio la “rossa” di Lecco ad essere ritenuta la meno credibile. Mentre Formigoni, seppure con qualche riserva, sembra quello avere gli attributi migliori per guidare una Cdl orfana di Berlusconi.

“Secondo me – spiega Rodriguez – Fini, Casini e Tremonti, in questo ordine, sono quelli che hanno le maggiori chance”. Secondo Crespi, invece, vince per distacco Formigoni “perché ha i pregi di Casini, senza averne i difetti”. Galan, invece, viene giudicato all'unisono poco conosciuto, mentre su Tremonti c'è concordanza nel sottolineare la sua arroganza, ma se per Rodriguez è credibile, per Crespi non ha alcuna chance. Giudizi contrastanti anche su Fini, mentre Casini, seppure per entrambi “po' troppo leggero”, si merita comunque una sufficienza piena. Inevitabile allora cercare alternative anche al di fuori delle sette proposte. “Deve essere sicuramente un giovane – conclude Crespi – perché Berlusconi alla sua età sarebbe ottimo per fare il presidente della Repubblica, quello è il ruolo per i nonnetti. Credo che in Forza Italia ci sia più di qualche giovane dinamico capace di raccogliere l'eredità di Berlusconi, che magari ancora non è conosciuto al grande pubblico”. “Credo – conclude Rodriguez – che la strada da ripercorrere sia quella di Berlusconi stesso, anche se non escluderei un Mario Monti o un Mario Draghi”. Inutile aggiungere che nella testa di Berlusconi c'è un solo pensiero: palazzo Chigi e la sfida con Veltroni. Altro che erede.

Gianfranco Fini
Data di nascita:3 gennaio 1952
Luogo di nascita:Bologna
Professione:Presidente Alleanza Nazionale
VOTO
Crespi: 4
Rodriguez: 7
PRO
Crespi:“è un uomo credibile”.
Rodriguez: “é indubbiamente un buon politico”.
CONTRO
Crespi: “Non riesce a comunicare umanità”.
Rodriguez: “Il suo passato”.
RAPPORTO CON I MEDIA
Crespi: “è un uomo incapace di unire, visto che tutta la sua attività politica è stata fatta a strappi. Non riesce a tenere unito il suo partito, figuriamoci una coalizione. Questo, da un punto di vista comunicativo, non è positivo”.
Rodriguez: “Non è male. E' sempre molto equilibrato”.

Michela Vittoria Brambilla
Data di nascita:26 ottobre 1967
Luogo di nascita:Lecco
Professione:Presidente Giovani Confcommercio
VOTO
Crespi: 2
Rodriguez: 2
PRO
Crespi: “Coraggiosa e incosciente”.
Rodriguez: “Fa audience, e questo genera altra audience”.
CONTRO
Crespi: “Totalmente inconsistente e impreparata, non è credibile”.
Rodriguez: “Esprime una totale fragilità politica”.
RAPPORTO CON I MEDIA
Crespi: “Devastante, stile Vanna Marchi”.
Rodriguez: “Buono, ma nelle pagine dello spettacolo”.

Pierferdinando Casini
Data di nascita:3 dicembre 1955
Luogo di nascita:Bologna
Professione:Leader dell’Udc
VOTO
Crespi: 6
Rodriguez 6,5
PRO
Crespi: “Ha un'umanità densa, che la gente riesce a percepire”.
Rodriguez: “Il suo passato, è uno veramente di centro”.
CONTRO
Crespi: “E' leggero, poco consistente”.
Rodriguez: “La sua leggerezza, sembra un eterno attor giovane”.
RAPPORTO CON I MEDIA
Crespi: “Buono, ma ci si può lavorare sopra, perché ha ottime possibilità di migliorare”.
Rodriguez: “Anche in questo settore, mi sembra un po' troppo leggero”.

Letizia Moratti
Data di nascita:26 novembre 1949
Luogo di nascita:Milano
Professione:Sindaco di Milano
VOTO
Crespi: 5
Rodriguez: 3
PRO
Crespi: “E' una persona affidabile e seria”.
Rodriguez: “La sua famiglia”.
CONTRO
Crespi: “E' fredda e finta”.
Rodriguez: “Non mi sembra credibile”.
RAPPORTO CON I MEDIA
Crespi: “Buono, perché è una donna, anche se rappresenta un modello maschile”.
Rodriguez: “Buono, ma nelle pagine di costume, in quelle politiche non si è ancora accreditata. Nessuno ricorda un suo ragionamento politico”.

Roberto Formigoni
Data di nascita:30 marzo 1947
Luogo di nascita:Lecco
Professione:Presidente regione Lombardia
VOTO
Crespi: 7
Rodriguez: 5,5
PRO
Crespi: “Competente e credibile. E non è stato corroso dal conflitto con Berlusconi, come nel caso di Casini”.
Rodriguez: “Ha tutte le carte in regola: ex Dc, sufficientemente autonomo da Berlusconi e una grande esperienza amministrativa”.
CONTRO
Crespi: “Ha una immagine confusa: è carente di trasparenza”.
Rodriguez: “Non partecipa al dibattito nazionale e non riesce ad emergere: è un po' come Godot, non arriva mai”.
RAPPORTO CON I MEDIA
Crespi: “Perfetto e ineccepibile”.
Rodriguez: “Non l'abbiamo ancor visto, dunque non si può giudicare. Non si è speso, può sembrare un uomo nuovo, ma non lo è”.

Giancarlo Galan
Data di nascita:10 settembre 1956
Luogo di nascita:Padova
Professione:Presidente Regione Veneto
VOTO
Crespi: 5,5
Rodriguez: 4
PRO
Crespi: “Appare umanamente consistente ed ha governato bene”.
Rodriguez: “Ha fatto una buona esperienza amministrativa”.
CONTRO
Crespi: “Ha una dimensione molto locale e amministrativa, ma poco politico-nazionale”.
Rodriguez “Non è che abbia fatto cose eccezionali e soprattutto rimane un uomo di Publitalia: finisce con Berlusconi”.
RAPPORTO CON I MEDIA
Crespi: “E' tutto da costruire, è un outsider. Ma sarebbe capace di riagganciare il nord”.
Rodriguez: “Nessuno lo ha mai visto in tv: giusto qualche foto in barca quando va a pesca”.

Giulio Tremonti
Data di nascita:18 agosto 1947
Luogo di nascita:Sondrio
Professione:Vicepresidente Forza Italia
VOTO
Crespi: 0
Rodriguez: 6
PRO
Crespi: “La sua competenza”.
Rodriguez: “E' lumbard e per questo è riconosciuto come interlocutore dalla Lega”.
CONTRO
Crespi: “E' antipatico e arrogante. Ma soprattutto non puoi fare il leader con quella voce”.
Rodriguez: “E' un po' acido e sprezzante: insomma non si fa amare”.
RAPPORTO CON I MEDIA
Crespi: “E' un'impresa impossibile renderlo presentabile. Lui è un tecnico e non si è mai liberato di quella dimensione: non ha il carisma necessario”.
Rodriguez: “E' troppo aggressivo, tutto il contrario di Veltroni”.

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