Ancora morti sulle strade italiane.
"Le stragi del sabato sera" puntualmente fanno notizia perché lasciano sull'asfalto una mezza dozzina di giovanissimi. Purtroppo sono vittime predestinate: devono morire perché hanno deciso di morire. Ubriachi, drogati, rincoglioniti dalla musica, stanchi e con scarsa esperienza di guida, non possono fare altro che ammazzarsi.
Non bastano controlli e posti di blocco, bisogna cambiare la testa di questi ragazzi. Hanno bisogno di essere formati ed educati, di avere dei genitori possibilmente non smidollati, di conoscere i limiti delle loro facoltà, di coetanei che ragionino con la testa, di ragazze al fianco che sappiano contenere gli eccessi dei loro comportamenti e soprattutto hanno bisogno di disciplina che è alla base del rispetto delle regole. Altrimenti dietro ogni curva c'è la morte o, quando va bene, la sedia a rotelle.
Si credono onnipotenti, si illudono che l'auto possa rimediare ai loro errori, hanno voglia di sensazioni forti perché sono abituati ad avere tutto da genitori imbelli, se ne infischiano della vita e non pensano alle conseguenze: si portano la morte appresso. Inutile piangere dopo, meglio prevenire con la formazione e l'informazione, in famiglia, a scuola, sui giornali e per televisione.
Più rigorosità nel rilascio della patente, limitazioni drastiche per i neo patentati, leggi più severe, ma soprattutto certezza della pena.
Il permessivismo è diventato il modello di vita da quando il '68 ha spazzato via tante regole e divieti. "Vietato vietare" era lo slogan di quegli anni: oggi ne subiamo le conseguenze.
Disciplina, rispetto, norme e rigore sono vocaboli sconosciuti anche a molti adulti, è naturale che i giovani non li conoscano.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Sono felice,una volta ogni tanto,di essere d'accordo con te Maurom!!
Se la gente nn è in grado di usare responsabilmente la propria testa è giusto che qlc inizi a farlo al posto loro.
Ben vengano i posti di blocco,le multe salate,il RITIRO DELLA PATENTE ecc.
PT
Posta un commento