E adesso, per la miseria, stiano a sentire, quelli della sinistra. Arroganti e presuntuosi, abbiate la dignità d’ammettere che noi li abbiamo indovinati e descritti per tempo, i mali che vi avrebbero condotto a rovina. Non prendetevi in giro per i fatti vostri, non raccontate che alle regionali v’è andata benino. Peggio era impossibile, perché avete tenuto (perdendo) solo dove resiste un blocco sociale e l’unica regione dove avete vinto, fuori da quel blocco, la dovete a un vostro avversario. Piantatela, quindi, e leggete, senza sbavazzare in giro che non v’abbassate a compulsare questo fogliaccio. Ricordate che il caviale rubacchiato (a voi danno il lompo) non ha il gusto sincero del salame guadagnato. Se ci fosse in giro il compagno Gramsci vi prenderebbe a calci, tanto siete fessi nel credere a quel che dite e incapaci nel leggere la realtà.
Il governo di centro destra, anche dopo la vittoria di Silvio Berlusconi e della Lega, deve fare i conti con problemi grossi, l’ultimo dei quali è stabilire come comportarsi con quelli cui, pur eletti e promossi da quella parte, piace tanto piacere a voi. I veri ostacoli sono rappresentati dagli effetti della crisi economica e dallo sfarinarsi di una macchina statale le cui istituzioni sono occupate da incompetenti o da rancorosi e vendicativi. Siccome nessuno crede che voi siate un’alternativa, capiterà, come è sempre capitato, nel nostro bipolarismo senza riforme istituzionali, che le tensioni del Paese si scaricheranno tutte sulla e dentro la maggioranza. Non gioitene, è la prova della vostra irrilevanza. Di quel che la maggioranza dovrebbe fare, di quel che non è stata capace di realizzare, ci siamo occupati molte volte, noi liberi, e torneremo a scriverne. Ma oggi siete voi, il caso tragico.
Conosco a memoria i vostri riflessi condizionati, potrei pubblicarli a puntate e in ordine alfabetico. Qui, di seguito, alcuni indizi. Il prossimo, fra voi, che osa dire una parola sui procedimenti penali che riguardano Berlusconi, prendetelo a padellate. Arricchisce quattro parassiti di procura e ammazza voi. Piuttosto, ponete alla maggioranza il problema della peggiore giustizia del mondo civile. Proponete, voi, riforme drastiche, sfidandoli su quel terreno. Non ci perderete un voto, e ci guadagnerete in dignità. A quelli, fra voi, che oseranno sostenere sia colpa del governo l’aumentare dei disoccupati, copriteli di pernacchie. E’ il nostro mercato del lavoro, è il nostro sistema produttivo ad avere bisogno di riforme, per potere meglio ripartire. Proponete una legislazione più elastica, che diminuisca le garanzie in capo agli occupati e aumenti il numero di quelli che lavorano, accrescendo la ricchezza di ciascuno e quella collettiva. Furono uomini della sinistra riformista a vedere questa strada, ma erano minoranza, fra voi reazionari.
Sputate in un occhio a quelli, fra voi, che non sanno far altro che chiedere maggiore spesa pubblica. Mostrategli il livello cui è giunta la pubblica istruzione e domandatevi se con più soldi si ottengono maggiori risultati o maggiori ostacoli alla selezione e alla meritocrazia. Mettetevi in testa che sono cose di sinistra, perché favoriscono la mobilità sociale. Ma che lo dico a fare, visto che siete il partito della baronie incistate e trinariciute? E il tamburo, datelo in testa a quelli fra voi che si credono tanto buoni e progressisti nell’andare a suonarlo assieme agli immigrati, proponendo la fratellanza e tenendoseli in casa per pulirvi il bagno e reggervi il nonno. I benestati, quali siete, non hanno problemi con gli immigrati, poveri cocchi, il guaio è tutto del popolo, che se li ciuccia nei quartieri periferici. E non crediate d’essere gli unici in grado di capire le cose ovvie: gli immigrati sono ricchezza e nessuno si sogna di allontanarli. Però i clandestini sì, i delinquenti anche. Continuate ad arricciare il naso, borghesucci fuori dalla realtà.
Oh, e perché non vi facciate illusioni, sappiate che la ricchezza di molti di voi è offensiva per gli altri, perché acquisita senza mai avere lavorato una sola ora in vita vostra. La ricchezza è una cosa bella, positiva, ammirevole. Ma solo se ottenuta in cambio di lavoro. I vostri dirigenti sono burocrati di lungo corso, rappresentanti di una struttura ottocentesca che pretendono di parlare alla modernità. Non c’è da stupirsi, se non li prendono sul serio. Solo che voi non lo capite, perché credete ancora di potere fare la morale agli altri, e lo pensate perché sconoscete l’etica. Fate anche ridere: ritenevate eroica dimostrazione d’amore fra i popoli farsi pagare il viaggio verso l’est comunista, in modo da barattare una calza di nylon con i favori sessuali di qualche Svetlana, mentre ora fate gli scandalizzati se Svetlana v’ha maledetto, ha preso l’aereo ed è venuta a mettere a maggior profitto quel che voi raccattavate con l’elemosina. Penosi.
E visto che ci siamo arrivati, al tema del comunismo, vi suggerisco di mettere la mordacchia a quei quattro ritardati che ora affermano sia necessario manifestare un qualche dissenso dal regime castrista. Noi lo facevano trenta anni fa, contro di voi e da voi derisi. Noi sappiamo che la libertà è un bene indivisibile, voi sapete solo mettervi al vento. Lasciate perdere, i conti dovete farli con voi stessi, che ancora avete la medesima dirigenza che prendeva, nelle proprie mani, soldi sporchi di sangue, rubati a popoli oppressi. Fateli, quei conti.
Vi paiono irricevibili, queste parole? Peggio per voi. Pensate di continuare a puntare sul crollo della maggioranza e sulla scomparsa di Berlusconi? Accendete un cero al santuario dei perdenti. Di voi, tutto sommato, m’importa poco. Il guaio è che occupate la sinistra, le impedite d’essere una forza di riformismo innovativo e propulsivo, immiserendoci tutti. Se non capite neanche la lezione di questi giorni, è segno che la cicogna vi portò per far felice chi approfitta della vostra stoltezza.
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2 commenti:
Io leggo questo blog per la prima volta. Credo di appartenere alla lunga schiera che non vota nel centro Dx e quindi di ricadere come destinatario del post. Ti invito a visitare il sito che animo e altre fonti del CSX e troverai un ventaglio più articolato di quello che descrivi.
Comunque per "aver vinto" mi pare parecchio rancoroso questo post. I romani usavano le forche caudine.
Grazie gelso (Tiziano) per essere venuto a leggermi.
Il tuo pacato commento mi obbliga ad una risposta: Davide Giacalone, i cui "pezzi" posto dal suo blog, è un giornalista che si professa riformista di sinistra. Proprio perché crede in certe idee è più rancoroso di altri quando vede gli errori di personaggi incapaci e incompetenti.
La tua visione del mondo da Alonte è senza dubbio serena e per nulla stressante, ma forse non proprio ecumenica.
Un rispettoso saluto.
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