Marca da bollo da 14,62 €
La nuova disciplina in vigore dal 2 gennaio 2012
- certificati per ricongiungimento familiare (Prefettura)
- permesso di soggiorno
- posta (dichiarazione eredi, banco posta)
- notaio (rogito, successione)
- certificato di stato civile (da consegnare al parroco per matrimonio, per notai in caso di rogito, ecc...)
- cittadinanza (per la Prefettura)
- assicurazioni, se non accettano l'autocertificazione
- avvocato (escluso divorzio e separazione)
- avvocato, per notifiche
- estero (consolato o ambasciata, compreso per rilascio passaporto; eccetto esistenza in vita per pensioni estere)
- datore di lavoro (per assunzione o assegni familiari, se non accetta l'autocertificazione)
- master universitari
- autentica di firma su atto notorio (indirizzato a privati, es. dichiarazione degli eredi)
- ordini professionali
- autentica della firma su invito per ambasciata italiana all'estero
- passaggio di proprietà veicoli
- uso personale (es. da tenere in casa).
- separazione e divorzio
- adozioni
- carta di soggiorno (Questura)
- ricorsi in materia di lavoro
- enti e associazioni assistenziali (Caritas)
- Tribunale (es. cause penali, casi della Tabella B)
- Enel
- Iren
- altri gestori di pubblici servizi
- ACER, case popolari
- Motorizzazione (patente, conversione)
- Camera di Commercio
- ICI, IMU
- per assegni familiari o assunzione, se il datore di lavoro accetta l'autocertificazione
- CAAF per calcolo ISEE, ecc...
- assistenti sociali
- porto d'armi
- per le scuole pubbliche
- Agenzia delle Entrate
- tutti i certificati richiesti da enti pubblici (es. Guardia di Finanza)
- INPS
- per altri enti pensionistici
- abbonamenti treno-bus (Seta, Ferrovie)
- multe e verbali
- Equitalia
- carcere (per certificare la qualità di familiare)
La marca da bollo si acquista in tabaccheria
La marca da bollo. Questo balzello a cui siamo sottoposti per gentile "concessione governativa".
Ha una reminiscenza medioevale anche se è in uso dall'Unità d'Italia.
Mi ricorda la gag del fiorino nel film con Troisi e Benigni "Non ci resta che piangere".
Ed in effetti c'è proprio da piangere nel dover pagare sempre e comunque per avere certificazioni che gli uffici potrebbero benissimo scambiarsi.
Ma quello che mi fa venire l'orticaria è il costo non irrilevante e soprattutto i 62 centesimi che potrebbero essere arrotondati per evitare resti e monetine.
Ma tant'è: siamo in Italia e tutto è immutabile. Spero che i nostri politici si diano un'occhiata intorno prima che sia troppo tardi: le elezioni sono in primavera prossima. Svegliatevi!
Sopra ho riportato i casi in cui è necessario applicare la marca da bollo: come si può vedere le esenzioni sono proprio pochine...
- Casi di certificati in marca da bollo (14,62 €) :
- certificati per ricongiungimento familiare (Prefettura)
- permesso di soggiorno
- posta (dichiarazione eredi, banco posta)
- notaio (rogito, successione)
- certificato di stato civile (da consegnare al parroco per matrimonio, per notai in caso di rogito, ecc...)
- cittadinanza (per la Prefettura)
- assicurazioni, se non accettano l'autocertificazione
- avvocato (escluso divorzio e separazione)
- avvocato, per notifiche
- estero (consolato o ambasciata, compreso per rilascio passaporto; eccetto esistenza in vita per pensioni estere)
- datore di lavoro (per assunzione o assegni familiari, se non accetta l'autocertificazione)
- master universitari
- autentica di firma su atto notorio (indirizzato a privati, es. dichiarazione degli eredi)
- ordini professionali
- autentica della firma su invito per ambasciata italiana all'estero
- passaggio di proprietà veicoli
- uso personale (es. da tenere in casa).
- In tutti i casi elencati sopra anche nel caso di autentiche è richiesta l'applicazione della marca da bollo
- L'autentica di foto è esente da bollo
- Non si applica la marca da bollo sui certificati anagrafici richiesti per:
- separazione e divorzio
- adozioni
- carta di soggiorno (Questura)
- ricorsi in materia di lavoro
- enti e associazioni assistenziali (Caritas)
- Tribunale (es. cause penali, casi della Tabella B)
- Si utilizza esclusivamente l'autocertificazione per:
- Enel
- Iren
- altri gestori di pubblici servizi
- ACER, case popolari
- Motorizzazione (patente, conversione)
- Camera di Commercio
- ICI, IMU
- per assegni familiari o assunzione, se il datore di lavoro accetta l'autocertificazione
- CAAF per calcolo ISEE, ecc...
- assistenti sociali
- porto d'armi
- per le scuole pubbliche
- Agenzia delle Entrate
- tutti i certificati richiesti da enti pubblici (es. Guardia di Finanza)
- INPS
- per altri enti pensionistici
- abbonamenti treno-bus (Seta, Ferrovie)
- multe e verbali
- Equitalia
- carcere (per certificare la qualità di familiare)
La marca da bollo si acquista in tabaccheria
La marca da bollo. Questo balzello a cui siamo sottoposti per gentile "concessione governativa".
Ha una reminiscenza medioevale anche se è in uso dall'Unità d'Italia.
Mi ricorda la gag del fiorino nel film con Troisi e Benigni "Non ci resta che piangere".
Ed in effetti c'è proprio da piangere nel dover pagare sempre e comunque per avere certificazioni che gli uffici potrebbero benissimo scambiarsi.
Ma quello che mi fa venire l'orticaria è il costo non irrilevante e soprattutto i 62 centesimi che potrebbero essere arrotondati per evitare resti e monetine.
Ma tant'è: siamo in Italia e tutto è immutabile. Spero che i nostri politici si diano un'occhiata intorno prima che sia troppo tardi: le elezioni sono in primavera prossima. Svegliatevi!
Sopra ho riportato i casi in cui è necessario applicare la marca da bollo: come si può vedere le esenzioni sono proprio pochine...
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