Falsi ecologismi e Pecorari Scani fanno male all’ambiente (e allo stato).
La battaglia per i rifiuti in Campania, dove le pretese falsamente ecologistiche di Alfonso Pecoraro Scanio s’incontrano con i più accesi campanilismi, non sarà mai vinta. Con il pretesto della vicinanza a una cosiddetta “oasi faunistica” la cittadinanza di Serre si è ribellata, con le autorità municipali in testa, alla decisione del commissario straordinario Guido Bertolaso di installare lì una discarica del tutto indispensabile. Il governo, come sempre, come sulla Tav, come su tutte le battaglie campanilistiche e minoritarie, ha ceduto e la popolazione di Serre ha applaudito all’annuncio, poi rivelatosi se non altro prematuro, delle dimissioni di Bertolaso. Le città della Campania sono soffocate dai rifiuti, che la politica falsamente ecologista impedisce di ritirare in discariche che si impedisce di realizzare, di incenerire perché anche i termovalorizzatori, chissà perché, qui non si possono costruire, e che quindi vengono esportati, con grandi costi, o in altre regioni o all’estero. A questo estremo rimedio, però, si arriva solo quando la situazione ha raggiunto, e in realtà largamente superato, i limiti di guardia dal punto di vista della sanità. Questo quindi è il bilancio della situazione: le città sono costantemente a un passo dallo scoppio di qualche epidemia, mentre gruppi di teppisti incendiano qua e là i cassonetti della nettezza urbana, creando così un’atmosfera letteralmente irrespirabile. I soldi stanziati per realizzare le strutture per lo smaltimento dei rifiuti vengono invece sperperati per pagare imprese che non possono lavorare per l’opposizione “ecologica” delle popolazioni aizzate dal ministro dell’Ambiente o per pagare il trasferimento fuori regione, che peraltro ha effetti tutt’altro che rassicuranti sul traffico ferroviario. Dell’autorità dello stato, che il ministro competente dovrebbe rappresentare, è meglio non parlare neppure per carità di patria. Quando qualcuno, come il commissario Bertolaso, cerca di esercitarla con razionalità e avvedutezza, si vede come va a finire.
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2 commenti:
Gli interessi in gioco sono troppo alti quando si parla di rifiuti, specialmente se lo si fa in Campania.
Qui il controllo capillare della camorra è LEGGE.E la camorra nn vuole discariche "a norma di legge", vuole continuare a speculare e fare milioni di €, sparpagliando immondizie su tutto il territorio Campano.
Con la differenza,e l'ipocrisia, che tutta la popolazione locale sa di questi traffici e vive coi soldi del "sistema",ma quando si parla di fare qlc alla luce del sole, qlc che intacca questi schifosi meccanismi, ecco allora persone che protestano, che organizzano blocchi,che nn vogliono stoccare rifiuti.
L'opportunismo dilagante di questi "affiliati" contrasta con le regole della società civile(anke se ci vuole coraggio a definirla tale)e quindi è concesso seppellire tonnellate di monnezza nel campo di fianco casa ed averne il proprio tornaconto, mentre organizzare una politica seria x stoccare i rifiuti è pura utopia.
PT
Hai ragione.
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