venerdì 7 dicembre 2007

La dignità del politico. il Foglio

Considerazioni sulla ostinazione di Prodi, fatte sine ira ac studio.

In un certo senso, Romano Prodi merita i riconoscimenti che gli sono arrivati da molte parti, anche dal più eminente dei suoi avversari. E’ tenace. Non molla. E’ testa quadra, come si dice a Reggio Emilia, dalle sue parti. Sa irrigidirsi e contrattaccare dalla fortezza del suo entourage, mobilitando in missioni spericolate, a colpi di “scarso senso dello stato”, il suo leale collaboratore Enrico Micheli, sottosegretario, lanciato a testa bassa contro il presidente della Camera. Insomma, per essere un presidente del Consiglio sotto assedio permanente, crollato nel buio profondo di sondaggi sfavorevoli, fischiato ripetutamente nelle piazze, difeso di malavoglia e con toni malmostosi da coloro che dovrebbero fungere da suoi araldi, e per essere ormai un uomo di stato che gode di una reputazione minima quanto alla capacità di leadership, anche e soprattutto nel centrosinistra e nel Partito democratico, Prodi non se la cava male, in difesa. Ha anche deciso di essere minaccioso nel sistema di potere, e a parte le gaffe in cui è incorso quando si è fidato di Tommaso Padoa-Schioppa come nel caso Petroni-Rai, ha segnato dei punti di sapore intimidatorio nel confronto con quella parte dell’establishment che non lo ama e non lo ha mai amato, per ottime e per cattive ragioni insieme. Chapeau, come si dice.
L’impressione però è che stia esagerando. C’è il problema della dignità del politico, non una questione personale ma un rispetto dell’arte politica e del suo senso, di cui Prodi e i suoi collaboratori dovrebbero tenere conto. Il Partito democratico sfugge al suo controllo esattamente allo stesso modo in cui sfuggivano al suo controllo i partiti di centrosinistra che lo sostituirono nel 1998. Rifondazione lo ha dichiarato fallito con voce chiara e forte. Non si sono aperti spiragli di consenso nell’opposizione. L’intelligenza, cioè gli economisti e i livelli più alti della pubblica amministrazione e della giustizia amministrativa, diffidano di lui. Non c’è tema, tranne paradossalmente il fisco su cui, purtroppo con fare molesto, Visco però ha segnato dei punti molto redditizi per lo stato, sul quale questo governo possa rivendicare né salvaguardie e conservazioni intelligenti né cambiamenti significativi. Lo stallo è assoluto. La macchina parlamentare inchiodata al pallottoliere. L’orlo della crisi è una condizione quotidiana. Intanto si prepara con largo consenso un nuovo sistema politico fondato su una nuova legge elettorale e sul colloquio normalizzante tra Veltroni, Berlusconi e tutti gli altri, con l’effetto di distruggere sia l’Unione sia la Casa delle libertà. In questo contesto, senza una strategia di ripiegamento intelligente e di ricambio, facendosi difendere in modo assolutamente insincero dai suoi ministri e da Veltroni, quando lo fanno, Prodi si consegna a una posizione che, nonostante la parte buona e tosta della sua ostinazione, perde dignità giorno per giorno.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

E MENO MALE!!!!!
… NUN CE CREDETE? IERI CIO’ AVUTO ER CARDIOPARMA PE’TUTTA ‘AGGIORNATA.
CASCA, NUN CASCA, CASCA, NUN CASCA, CASCA … POCO MANCA CHE MEPPRESO UNCOCCOLONE!
PE’ VIA CHE ODDETTO –MO’, SE CASCA, COME FAMO? SEMO FRITTI!!! NUN CE VVOJO MANCA PENZA’, NUN CE VOJO! FOSSE ‘A DISGRAZZIA NAZZIONALE DE TUTTA ‘A NAZZIONE!
TUTTA L’ITALLIA CO’ER FIATTO SOSPESO! ARTRO CCHE ER GOLLE DE GGROSO COR QUALE AVEMO VINTO ‘A FRANZA !
PENZATE UN PO’. ANCHE ER GATTO DE ‘A SORA NENA STAVA COLLORECCHI DRIZZATI DAVANTI A LA TV. NUN SE MOVEVA MANCO CO’N SORCIO SOTTO ER NASO.
ALA FINE LA GRANNOTIZZIA. AMMAPPELO OH! NUNNE’ CASCATO! E PENZA’ CHE AVEVO PREPPARATO DEGGIA’ ‘A FASCIA CO ER LUTTO AR BRACCIO!
E CHE ANCHE STAVORTA CE ‘A SEMO CAVATA!!!! CE’ ANNATA BBENE, VA!
TUTA LITALLIA A ESURTARE –VIVA ZI’ROMANO, VIVA VISCHIO CHE CE REPULISCE’ A SACCOCCIA ATUTTI! DA’A CONTEZZA TUTTI SE SCHIOPPA!
ER GOBBO STAVORTA NUN CE’ STATO AR GIOCO, MAPPOI E’ ARIVATO COSIGGA (CHE L’INFRUENZA NUN LI VIENE MAI) CHE LE COSE LA MESSE APPOSTO LUI, CHE SE NUN CE FUSSE STATO LUI, MO’ SE STAVA FRESCHI!
‘A MONTARCINA, AHO! TUTA DUN PEZZO! BRAVA! (ANCHE QUELA VACINATA E RATOPPATA, CHE NEMENO ‘RRAFFREDORE LE PIJA!).
ZI’FAUSTO DICE BUTTO TUTTO ALLARIA E POI NUN BUTTA NNIENTE. ZI’LAMBERTO DICE SEMPRE ‘E SOLLITE FRESCACCE, ER SOR CREMENTE … LASCIAMO PERDE …
E ACCOSSI’ FINARMENTE SO ANNATO ALLETTO TRANQUILLO, CO’ TRE PASTICHE DE VALLIUMME. CHE VOLETE, ORMAI SEMO ATACCATI ALA VITA DE TUTTI LI GGIORNI.
AR MATTINO TE SVEJ, TE LEVI DA ER LETTO, TE FAI ABBARBA, MAGNI ‘A PASTARELLA, TE GUSTI ‘N CAFE’, PORTI A SPASSO ER CANE … E ‘A VITA SCORE TRANQUILA … NO?
POI INIZZIA ‘A GGIORNATA.
VAI AR MERCATO, TROVI L I SOLITI AOMENTI DE LI PREZZI DDA FA RABBRIVIDI’ (CHE BELLE EMOZZIONI!), LI SORDI IN SACCOCCIA SO’ SEMPRE MENO (ACCOSSI’ ARITORNI SUBBITO ACCASA E NUN TAFFATICHI), IN COMPENZO ‘E TASSE SO’ ARZATE, COSI’ CHE LI SORDI IN SACCOCCIA SO’ SEMPRE DE MENO, LEGGI ER GGIORNALE DOVE TA DISTRAI CO ‘E SOLITE RAPPINE, AGRESIONI, STRUPI, FURTI NELAPARTAMENTI, CHE SE GIRI DE NOTTE TE FANNO PURE FORA CHE UNA VORTA NUN SUCCEDEVA MA ORA SI’. MA CHE ERA VITA QUELLA?
E CHE CE VO’ FA? ‘A VITA SCORE BENE COSI,’ COTTANTE BELE SORPRESE, CHE UNA VITA PIATTA, FACCILE, DOVE TUTTO VABBENE, DE CHE SA?
LUNICA SPERANZA DE ANNA’ AVANTI E’ CHE CE RIMANE’ ZI’ROMANO NOSTRO. GRAZZIE ALLUI (E GUAI A CHILLO TOCCA) ‘E COSE CONTINUENO A ANNA’ BBENE ACCOSSI’.
SPERAMO CHE DURI, CHE DURI TANTO! MA TTANTO TANTO! CHEACCOSSI’ CIA RITROVAMO TUTTI CO’ ‘E SACCOCCE VOTE, CO’A ROBBA CHE COSTA DEPPIU’, E’E TASSE SEMPRE AR TOPPE. AVANTI ACCOSI’! VIVA ZI’ROMANO! CHE TUTTO VA AGGONFFIE VELE.
AHO! CHESSE’ CE ‘O LEVENO, STA PACCHIA FENISCE!

Anonimo ha detto...

... Se il vero-finto matto della Repubblica non esistesse, occorrerebbe inventarlo.

Così, possiamo anche sorridere della tragicommedia del governo fantasma. Ma dobbiamo domandarci, e domandare al Presidente emerito, come fa un Paese, che si suppone essere nel gruppo di testa internazionale, ad andare avanti grazie al matto. Voi risponderete che il governo del matto fotografa la realtà di questa maggioranza e di questo premier che ormai non sono altro che degli assurdi fantasmi, dei pazzi dadaisti e dei politici paradossali. Ma fino a quando gli italiani sopporteranno che il potere sia in mano a chi ci governa in nome della follia?

m.teodori@mclink.it

Anonimo ha detto...

L'agonia continua

C'è mancato poco. Anche stavolta il governo guidato da Romano Prodi è riuscito a rimanere in piedi al Senato. Ma non è stato facile e [...] fino all'ultimo, Vannino Chiti ha dovuto fare i salti mortali per evitare che il dissenso dei cattolici dell'Unione (i teodem Paola Binetti, Emanuela Baio, Luigi Bobba e Lorenzo Ria) si trasformasse in una spallata. Definitiva.
Su una cosa non c'è dubbio: la giornata è stata tutt'altro che monotona. E alla fine resta un dato politico che farà riflettere: senza l'aiuto dei senatori a vita il governo avrebbe ottenuto 155 voti contro i 157 dell'opposizione.
da -Il Tempo

Anonimo ha detto...

Fino a quando questo andazzo durerà ,non lo so. Ma so da quando è cominciato: dal giorno dopo le elezioni della primavera del 2006. Sin da allora ogni qualvolta c'era una votazione al senato si disse:il governo è finito la maggioranza è esplosa o implosa , bisogna tornare alle urne, il governo è morto, ecc... E questo succede perchè al senato la maggioranza ha un solo voto in più dell'opposizione e lì gli appetiti,le rivendicazioni , i distinguo e le pretese di un solo senatore in cerca di visibilità o prebende hanno il massimo risalto. Delle nullità come Turigliatto, DiGregorio, Bordon, Dini o altri se non ci fosse questa situazione nessuno saprebbe chi sono.Il massimo è dato da quella merda umana di Mastella che in questa situazione ci sguazza come uno schifoso, avendo già dichiarato che farà cadere il governo almeno un centinaio di volte.
Ovviamente ,quando c'è una votazione alla camera questi casini non succedono mai ,visto che lì la maggioranza può contare su un numero di deputati sufficiente a immunizzarsi da qualsiasi pretesa di qualche singolo stronzo che cerca notorietà.
Lì le votazioni si susseguono nella più completa semplicità e nessuno fiata. La causa di tutto questo è da attribuire al nano schifoso di Arcore che prima di mollare il potere ha provveduto bene ad "avvelenare i pozzi",con questa nuova legge elettorale ,tenendo così il paese sulla corda e garantendo una ingovernabilità nella quale lui stesso può continuare a fare i suoi affari e ammucchiare le sue luride ricchezze frutto di imbrogli e e intralazzi.Quando ci libereremo di questo pezzo di merda,finalmente il paese potrà respirare e vivere meglio. Non che i problemi si risolveranno, beninteso, ma le cose sicuramente miglioreranno sensibilmente.

Anonimo ha detto...

... La causa di tutto questo è da attribuire al nano schifoso di Arcore che prima di mollare il potere ha provveduto bene ad "avvelenare i pozzi",con questa nuova legge elettorale ,tenendo così il paese sulla corda e garantendo una ingovernabilità nella quale lui stesso può continuare a fare i suoi affari e ammucchiare le sue luride ricchezze frutto di imbrogli e e intralazzi.Quando ci libereremo di questo pezzo di merda,finalmente il paese potrà respirare e vivere meglio. Non che i problemi si risolveranno, beninteso, ma le cose sicuramente miglioreranno sensibilmente.

COMMENTO ...
SBAGLIO OD E' PROPRIO LA CDA CHE PER IL SENATO NON VOLEVA LA LEGGE IN QUESTO MODO?
SBAGLIO O E' A CAUSA DELLA LEGGE TREMAGLIA CHE E' USCITA FUORI QUELLA STAVAGANTE MAGGIORANZA?
SBAGLIO O I VOTI COMPLESSIVI AL SENATO METTEREBBERO IN ASSOLUTA MINORANZA L'UNIONE?
SBAGLIO O NON VOGLIONO LE ELEZIONI PERCHE' LA MAGGIORANZA DEGLI ELETTORI E' IMBESTIALITICA CONTRO LA POLITICA DEL GOVERNO?
FORSE MI SBAGGLIO.

Anonimo ha detto...

Sono l'anonimo delle 14.15 dell'8 dic. voglio rispondere all'anonimo delle 12.39 del 9 dic.
Complessivamente ti sbagli!
Prima di tutto vorrei dire che una legge elettorale dovrebbe essere condivisa da tutto o quasi l'arco politico. Questa legge invece è stata fatta e voluta in fretta e furia con lo solo scopo di creare casino. Non mi ricordo all'epoca una sola motivazione plausibile o valida per cambiare la legge elettorale che c'era in precedenza. Ti ricordo che il centrodestra veniva dalla sonora batosta delle regionali ( 13 a 2 )e tutti i sondaggi lo davano in caduta libera. E questa legge è stat fatta solo per "limitare" i danni. Poi,le cose fatte in fretta e furia spesso riescono male , e questa legge elettorale è riuscita male , oddio male per il paese ma benissimo per il centrodestra e i piccoli ricattatori del centrosinistra.
Passo ai punti delle tue osservazioni

1) Non capisco cosa vuoi dire con quel "il centrodestra non voleva la legge elettorale così al senato".Se non la voleva così bastava non farla così, punto e basta ,visto che, se l'hanno scritta e votata loro, ti dico"chi è causa del suo mal pianga se stesso". Ti avverto, non tirarmi fuori la modifiche volute da Ciampi , perchè sono una colossale menzogna ( l'ennesima) tirata fuori dopo. Ci sono delle precise regole dettate dalla costituzione, e per fortuna , in Italia il nano schifoso non può sempre fare o ordinare di fare ai suoi servi quello che vuole lui( vedi Legge gasparri )!! Le leggi in Italia ,compresa quella elettorale ,devono rispettare la costituzione , se non la rispettano non possono venire emanate !!!
2)Se poi la colpa è di Tremaglia ,non lo so e non me ne frega, visto che Tremaglia fa parte del centrodestra.
3)Per quanto riguarda i voti al senato, la cosa principale da fare è garantire la governabilità, si prenda meno o più voti dell'avversario (ti ricordo che Bush è diventato due volte presidente sempre prendendo complessivamente meno voti degli avversari ma conquistando più seggi )
L'unica cosa che non sbagli è che il csx non vuole le elezioni perchè la maggioranza è imbestialita contro il governo , proprio come successe al cdx quando perse le elezioni regionali 13 a 2 e il centrodestra veniva dato a malapena al 40% nei sondaggi . Ma fin quando c'è un governo in carica e il medesimo non è sfiduciato o caduto le elezioni non si fanno.

Anonimo ha detto...

da Il Giornale
Quando ha visto che Lamberto Dini si è messo a braccia conserte rifiutandosi di votare, la sottosegretaria Lucidi (che non è un parlamentare e che ha scarsissime probabilità di diventarlo mai) è diventata una furia e sotto gli occhi di molti senatori allibiti, fra cui chi scrive e il senatore Renato Schifani, è scattata come una molla ed è letteralmente saltata addosso al leader dei liberaldemocratici gridando e sbraitando come un’ossessa.
E ha ottenuto il risultato: il senatore Dini, che aveva deciso e fatto sapere che non avrebbe votato il decreto finale, subito dopo quello di fiducia la notte di giovedì, si è piegato a questo attacco quasi fisico e – visibilmente intimidito – ha infilato di malavoglia la mano nella buca del suo banco ed ha votato. La sottosegretaria è tornata ringhiando soddisfatta sugli scranni del governo
Il Presidente del Senato sembra sentire un po’ troppo – quando si arriva alle strette delle cose che contano – il richiamo della foresta politica che lo ha espresso. Il che è entro certi limiti inevitabile, ma adesso siamo arrivati al momento della verità: quel che è accaduto fra la sottosegretaria Lucidi e il senatore Dini era sotto l’emiciclo dominato dalla poltrona del presidente il quale non poteva non vedere.

È chiaro che se Dini avesse votato contro, il governo avrebbe ricevuto una mazzata politica di importanza quasi pari ad un voto di fiducia negativo e si sarebbe aperta una crisi politica. Ed è chiaro che la crisi politica non si è aperta soltanto perché ormai si consente persino ai membri del governo di assumere toni e atteggiamenti psicologicamente e fisicamente violenti. Il Presidente del Senato non può non vedere. E se davvero non ha visto, che si faccia immediatamente portare la registrazione in bassa frequenza dell’accaduto e prenda delle decisioni, dica quel che deve essere detto. Finora si era giocato questo imbarazzante finale di partita con molto fair play da parte dell’opposizione. Ma il presidente dei senatori azzurri Renato Schifani assicura che se questo è il gioco che la maggioranza intende giocare, allora anche l’opposizione giocherà con la rudezza necessaria

Anonimo ha detto...

L'unica cosa che non sbagli è che il csx non vuole le elezioni perchè la maggioranza è imbestialita contro il governo

sbaglio, o l'80 p/c degli elettori non vi vuole più?
sbaglio, o questo è un governo che fa acqua da tutte le parti?
sbaglio, o Mastella, che non gode di grane stima presso di me, non è quello che dici, ma è solo un pezzo della v/s coalizione troppo "multietnica"? come mettere daccordo il diavolo con l'acqua santa.
ciao, ciao

Anonimo ha detto...

CARO ZI’ROMANO
OGGI ME VOLEVO RIPOSA’. POI ODDETTO – CE ‘O SAPETE CHE ME SENTO INDDOVERE DA SCRIVE DU’RIGGHE ARROMANO PER DIJE … ‘NSOMMA, TUTTO QUEO CHE CIO’ DA DIJE. NO?
ECCO CHE JE VOLEVO DDI’.
QUANNO CHE CERENO LE ELLEZZIONI ME FACESTI VENI’ UN CORPO AL CORE.
PECCHE????
MA PECCHE’ DICESSETE PROPPIO TE

-AHO! RAGAZZI! MA CHE STATE A DA’RETTA A’E’ VVOCI CHE CIRCOLENO AR MERCATO?
DICHENOCHE IO VOJO OMENTA’ ‘E TASE? MA CHE SCHERZAMO?
NIENTE OMENTI DE TASE! ANZZI. LE DIMMINNUEREMMO!!!

CE CREDETE?!
CE CREDI ZIO?
ME VENNE ER CAPPOGGIRO. CHE DISSI CHE MO’ FORZE A FAMO FINITA CO’ BERLOSCONO CHE STA A DIMINUILLE.
E MO’ T’ARIVA STO DESGRAZZIATO CHE SECE METTE PURO LUI?
ER BELLO DE’’A VITA STA PROPPIO NE ‘E DIFFICORTA’.
SE CIAI DAPAGA’ TANTE TASSE, TA RITROVI CO’ PROBLEMI DA RISORVE E TE DISTRAI! no?
ORA PERO’OCCAPITO TUTTO.
MENO MALE!
SCHERZAVI! BRUTTO BIRBONE. CE PIJAVI PER …
VABBE’. VISTO CHE SCHERZAVI TE PERDONO VA!
GRAZZIE A DIO, MA SOPRA TUTTO GRAZZIE ATTE 'E TASE SO OMENTATE. MENO MALE! ‘AROBBA DA MAGNA’ COSTA LIRA DEDDIO. LI COMMUNI MO' OMENTANO ANCHE LORO CHE CE FANNO PAGA’ PURO ER BICHIERE DAQUA CHESSE BBEVE. ECCHE VOI DE MEJO?
E IN VISTA CE STA ‘NA FINANZIARA CHE QUANNO CHE ARIVA QUELA TA RITROVI SEMPRE CO’ASACCOCCIA VOTA E ER C... PE TERA.
E SPERAMO CHE DURI ACCOSI’. SPERAMO PROPPIO.
GOSSICA STA ‘NSALUTE. LA MONTARCINA, CHE DIO CE ‘A CONSERVI ALLUNGO NE ER FRIZZE, E’ GAJARDA E RESSISTE ATUTTE ‘E SEDUTTE DER SENNATTO CO ER DITTO SEMMPRE SUR PURSANTE.
MA CHE VOLEMO DE PIU’?
VISCHIO CIA’ SEMPRE PIU’ APPETTITTO E 'A NOTE DISPIEGGA LE SU' TETTRE ALLI NERE E VOLLA DAPERTUTTO A SSUCCHIA’RSANGUE ALLAGGENTE, SEGGUITO DA'A SCORTA DE TUTTI LI SU' PIPPISTRELLI VAMPIRRI SQUINZAJATI DAPERTUTO.
NOTIZZIE INBBREVE
ROSSABBINDA E LA GERVOLINA VONNO FA ER CONCORZO PE’ MISSITALLIA.
POI CE LAMENTAMO SE LI TURRISTI STRANNERI SCAPPENO TERORRIZATI.
‘A SORA NENA, DOPPO ‘A SEDUTA DER SENNATO,ASSPENTO ‘RTELLEVVISORE, E A DETTO … (CENSURA)
CARO ZIO, FINISCO COR DITTE CHE IO STO BBENE E CHE BURICCHIO, ER GATTO DE’A SORA NENA, ECCASCATO DA’E SCALE E COSI’ SPERO CHE FUSSE DDE TTE E DE TUTTI LI TU PARRENTI.
SALUTI AFETUOSI