martedì 12 giugno 2007

Belin che balle! Gabriele Cazzulini

Chi, per disgrazia o incoscienza, osi avventurarsi in un viaggio fino a Genova, in Africa, potrà ammirare ancora la natura incontaminata della sinistra troglodita, ascoltare gli ululati di vecchi scalmanati contro Berlusconi, sentire la messa recitata nel rito comunista ortodosso da Don Gallo e sperimentare i più miseri ricatti tra voto e posto di lavoro in Comune. Tutto ciò durerà per altri cinque anni. Il Genoa in seria A e le troffie al pesto valgono la consolazione del corpo. Ma l’anima? Come è stato possibile che la sfiga continui a tenere la lingua in bocca ad un’intera città? La sfiga non c’entra. Sono le balle della sinistra che c’hanno fregato. A Genova non ha vinto la sinistra; hanno vinto le sue balle. Dicesi “balle” quelle menzogne spudorate ma inculcate così a fondo da sembrare vere. Nessuno al mondo ridarebbe il suo voto a chi ha alzato l’Ici al livello dell’Himalaya e ha trivellato il bilancio comunale arrivando al centro della terra, ha svenduto le periferie agli immigrati latinoamericani e ha abbandonato il centro storico più grande d’Europa agli arabi. Invece i genovesi lo hanno fatto, perché ci credono alle balle della sinistra. Le balle qui sono la realtà. Le balle dell’integrazione, dell’occupazione, del terzo valico, del porto, dell’Europa. Le balle che Genova non era un test per Prodi. Le balle della riqualificazione della siderurgia più inquinante d'Europa e le balle dell’aeroporto più sfigato d’Italia. Le balle della tolleranza quando poi Bagnasco è sotto scorta, Berlusconi rischia grosso se mette piede a Sestri Ponente (la bolgia dei comunisti assatanati) ma i delinquenti, i centri sociali, gli zingari e le puttane girano indisturbati. La sinistra non vuole che il cervello vada sprecato in usi più impegnativi della scelta tra focaccia al formaggio o focaccia alle cipolle. A Genova vero o falso è solo uno dei giochi del quiz preserale in onda su Raiuno. Noi siamo un popolo che dovrebbe essere studiato dall’etnografia perché si è conservato illibato per cinquant’anni da ogni contatto col mondo esterno mentre, sempre per cinquant’anni, è stato sodomizzato dalla sinistra. Insomma siamo sempre stati trombati dalla sinistra senza mai trombarla noi. Certe volte la coerenza è puro masochismo. Fra cinque anni speriamo di cambiare posizione.

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