lunedì 11 giugno 2007

Smog: il solito falso allarme. Francesco Ramella

"Otto milioni gli italiani in zone ad alto rischio""Smog, in Italia il 20% dei decessi è dovuto a cause ambientali""Lo smog uccide 8.000 persone l'anno""Inquinamento: Torino maglia nera in Europa"

E allora: "L'unico rimedio è chiudere le città alle automobili"Ma non è vero niente. Dopo averci avvertito della presenza di cocaina nell'aria, il CNR ripresenta per l'ennesima volta i dati di una vecchia ricerca. Ci ricorda che in Italia, ed in particolare nel nord, la qualità dell'aria è peggiore che nel resto d'Europa. Vero. Ma nessuno la mattina esce di casa sano e non vi fa ritorno la sera perché ucciso dallo smog (mentre ogni giorno vi sono venti morti in incidenti stradali). E nelle città più inquinate del nord si vive più a lungo che nella pulitissima Norvegia. A Torino più a lungo che in Italia o nelle altre Province piemontesi. E non vi è nessuna correlazione significativa fra inquinamento e speranza di vita. L'inquinamento si è drasticamente ridotto rispetto al passato e le auto di oggi sono pochissimo inquinanti rispetto a quelle di vent'anni fa.Ma questo evidentemente poco importa a chi propaganda la "decrescita sostenibile" e vorrebbe imporci di vivere come piace a lui.Vengono in mente le parole di Antonio Martino: "The threat of socialist environmentalism is subtle and deadly; its plausibility makes it acceptable even to reasonable believers in freedom; its appeal to the uninformed is enormous; the half-baked scientific assertions used to justify all kinds of government intervention for the sake of the environment require extensive information on the part of those who wish to criticize them. Potentially, environmentalism poses a risk for the future of liberty as serious as that posed by wholesale socialism in the past".
Pubblicato da Francesco Ramella a 16.12 1 commenti

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