lunedì 15 ottobre 2007

Le Dolomiti sono così belle perché sono sempre crollate. Francesco Ramella

Qualunque cosa accada, il colpevole è sempre lo stesso: il riscaldamento globale.Nel 2004, il coordinatore nazionale dei verdi Angelo Bonelli, con raro sprezzo del ridicolo, riuscì a porre in correlazione lo tsunami con l'effetto serra. Da allora il copione è stato ripetuto più e più volte. L'ultima, due giorni fa con il crollo di roccia sulle Dolomiti seguito da una valanga di dichiarazioni, da Mario Tozzi a Reinhold Messner, che mettono sul banco degli imputati i cambiamenti climatici. Ma, per fortuna, come già successo in occasione dell'ultima conferenza sul clima, dalla comunità scientifica viene un richiamo alla realtà dei fatti. Dopo Franco Prodi, è la volta di Alfonso Bosellini, cattedra di geologia all'università di Ferrara che, intervistato dal Corriere, afferma: "E' assurdo, i cambiamenti climatici che ci sono adesso non c'entrano assolutamente".L'ennesima smentita di coloro che, a partire dall'ultimo premio Nobel per la pace, dicono di parlare a nome della scienza e, spesso, non fanno altro che propanganda di basso profilo. (Realismo energetico)

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