sabato 6 ottobre 2007

S'erano tanto amati. Renzo Foa

Soffriva di un’amnesia Romano Prodi, quando ha detto che nella puntata di Annozero non si può «riscontrare nulla della serietà, della professionalità e dell’appropriatezza che dovrebbe avere una trasmissione che riguarda la giustizia». Aveva dimenticato un quinquennio di grida in difesa della libertà di espressione, lanciate contro il centrodestra al governo, e di lezioni sui limiti del potere politico di fronte all’informazione. Come se il rispetto del galateo debba valere sempre e solo per gli altri.

E che dire poi di Clemente Mastella, ministro dell’Unione, che sente di essere stato collocato nell’elenco dei «linciati» e intima al Cda della Rai di occuparsi del caso, pena una mozione parlamentare di sfiducia?

Dov’è lo stile a cui venivano richiamati gli esponenti della Casa delle libertà, quando a loro volta si sentivano vittime di un linciaggio mediatico ed erano accusati di non avere alcuna dimestichezza con le regole della democrazia?

Per non parlare dei duelli ingaggiati con singoli magistrati, che nella stagione del centrosinistra stanno diventando una norma, mentre in passato erano considerati il segno di un’idea «proprietaria dello Stato».

So che è una ritorsione fin troppo facile. Ma non si può essere nello stesso tempo maestri di bon ton istituzionale e censori di un conduttore televisivo, di un Gip o di un Pm. Non si può essere l’uno e l’altro, a seconda delle convenienze.

Il problema, quello attorno a cui ruota tutto, è un altro ed è uno scontro di potere.

Michele Santoro - così come ha fatto anche Giovanni Floris - ha le sue convinzioni e le esprime svolgendo un mestiere che gli consente di parlare a milioni di persone. Ha la possibilità di incidere su equilibri politici. Può invitare in studio anche un magistrato al centro di una dura controversia con il Guardasigilli. Esercita appunto un potere, che è in aperto contrasto con altri poteri. È un comportamento legittimo? Se ne discuterà all’infinito.

Ma Santoro non può essere considerato un paladino di libertà quando indirizza le sue trasmissioni contro questa o quella figura del centrodestra, mentre non è serio, professionale e appropriato quando elegge a bersaglio questa o quella figura del centrosinistra. Il presidente del Consiglio non può trincerarsi dietro a tre parole per sfuggire alla questione che si pone oggi: alcuni potenti figure dell’informazione e della magistratura hanno preso a bersaglio proprio quella sinistra che a lungo le ha considerate parte attiva della propria impresa. Questo vuol dire una cosa molto semplice e molto importante: si è rotta una vecchia alleanza.

Serietà, professionalità e appropriatezza - per stare alle parole di Prodi - non c’entrano nulla. È più semplicemente in corso una guerra civile a sinistra, facilitata dal grande equivoco nato quando si è sostenuto che informazione e magistratura non facevano politica. Mentre invece la facevano contro il potere del centrodestra come ora cominciano a farla rompendo gli equilibri nell’Unione. I casseurs italiani. (il Giornale)

13 commenti:

Anonimo ha detto...

MORALISMO A SENSO UNICO

SANTORO
Quando si "avventava" contro gli altri, parlo degli avversari di Mortadella, si invocava la libertà di critica, di giornalismo, di informazione, insomma c'era in aria un grande spirito di libertà e di liberalismo.
E che se la prendeva con Santoro?
FASCISTA!
E ora, peveretti, come la metton?

GIUDICI
Vedi come per Santoro.
Ma voglio ricordare un episodio.
Il figlio di un sindacalista si rivolse al capo del Governo (inquisito) con questi accenti
"Buffone, rispetta la legge, fatti processare ..."
E infatti lo processavano. E costui si difendeva usando gli avvocati.
Ed ora, poveretti, per il caso De Magistris e di Forleo come la mettono?
Ora qualcuno può chiedere a loro di rispettare la legge in base agli stessi principi da loro enunciati?
Ma pare che a questo punto il rispetto per i magistrati faccia qualche passo indietro, come pure quello per la legge.

COMMENTO
Non ho intenzione di parteggiare né per la destra, né per la sinistra.
Osservo i fatti e traggo certe conseguenze, anche se poco piacevoli.

maurom ha detto...

Io, invece, parteggio.
Per la destra.

Anonimo ha detto...

questi non sono fatti.. sono luoghi comuni dettatti da interpretazioni personali fuorviate da anni e anni di martellamento dei mass media filo-forzisti(il giornale,libero,il foglio,i 3 tg mediaset,il tg1 di mimun e il tg2 di mazza)...
a forza di ripetere certe bufale putroppo c'è gente che ci crede..
povra italia...

maurom ha detto...

Tu bliss sei un luogo comune.

Anonimo ha detto...

io un luogo comune?per quale motivo,di grazia?

Anonimo ha detto...

Quando Silvio, il Cavaliere Nero, annegava in mazzo alle carte dei processi e si dibatteva disperatamente mentre gli piovevano in testa dieci avvisi di garanzia al giorno, tanto che faceva tenerezza perché sembrava un personaggio uscito dalla penna di Kafka
ecco che dall'altra parte giungeva l'eco dei rimproveri e dei predicozzi -Birbone, ma non lo sai che in uno stato di diritto e democratico, il promo dovere è quello del rispetto verso la magistratura? Tu non ti agitare: lascia fare i magistrati, perché quello che fanno loro è sacrosanto!
GIUSTO
Strano, però che adesso questo principio (sacrosanto) si stia incrinando.
Ma come DE MAGISTRIS e FORLEO non sono dei magistrati?
E allora lasciamo che la giustizia faccia il suo corso. Lasciamoli lavorare.
O NO

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O SEI DI DESTRA O SEI DI SINISTRA, AL DI LA' DEGLI SCHIERAMENTI, MI PARE CHE IL RAGIONAMENTO NON FACCIA UNA GRINZA.

Anonimo ha detto...

guarda che non sta scritto da nessuna parte che uno per forza debba essere di destra o di sinistra...
il cavaliere si è sottratto ai processi e alle condanne con leggi ad hoc,e questo nei paesi civili non succede:è un fatto.ha attaccato e delegittimato i magistrati per anni,e santoro giustamente lo ha criticato per questo,mentre i forzisti lo accusavano di essere fazioso e difendevano il capo prendendosela coi magistrati.
adesso che la sinistra se la prende coi magistrati e santoro giustamente lo fa notare come si fa a parlare di moralismo a senso unico e altre cavolate simili...?
santoro è un giornalista serio e coerente,i politici no e certa gente neppure.

Anonimo ha detto...

A BLISS
Quello che dici in buonaparte è giusto.
Noto però che ciò che contestava Berlusconi era l'appartenza a correnti politiche di estrema sinistra da parte di alcuni magistrati di MD.
Poi ti pare plausibie che il capo dello schieramento di dx si trovi impelagato in qualche centinaio di processi?
Era quindi lecito sia difendersi, sia lamentare l'eccessiva politicizzazione di certa magistratura.
Qui l'anonimo non si è scagliato contro Santoro (almeno in questo contesto) ma ha voluto far rilevare come Santoro era sugli altari finché attaccava Berlusconi e che ora lo trascinano nella polvere perché ha fustigato loro.
Stesso discorso dicasi per la valutazione dei magistrati.
Prima buoni, ora cattivi.

Anonimo ha detto...

mi spiace m,a sei vittima di una certa disinformazione...
i magistrati amici della sinistra sono un falso storico inventato da forza italia e propagandato per anni attraverso le tv di mediaset e i giornali di famiglia...
i processi che hanno coinvolto il cavaliere non sono stati centinaia e nemmeno decine:sono stati tanti ma nessuno di questi era campato per aria,se hai letto le carte,tanto è vero che il cavaliere ha ricevuto 8 prescrizioni e 4 assoluzioni,tutte frutto di leggi ad hoc che i suoi avvocati facevano approvare in parlamento e poi utilizzavano nei processi...
magistrati come la boccassini,violante e caselli,accusati di essere organici alla sinistra hanno fatto arrestare decine di brigatisti..
d'ambrosio ha assolto calabresi dall'accusa di aver ucciso pinelli e diversi neofascisti accusati della strage di piazza fontana...
tutto il vertice del pci milanese è stato arrestato durante tangentopoli...
per dirne alcune...
santoro e giudici prima erano esaltati dalla sinistra?
santoro ha ricevuto attacchi quando ai tempi ha parlato nelle sue trasmissioni di dibella o della guerra in kosovo e quando è stato epurato e la sinistra non ha mosso un dito..
la sinistra quando viene colpita attacca i giudici allo stesso modo della destra:per esempio lo ha fatto nel 97 quando si indagava sulle coop..

Anonimo ha detto...

E allora vuol dire che al Palavobis invece di Borrelli c'ero io.
Questo è stato un falso storico.
Infatti Borrelli quel giorno stava facendo una dimostrazione con quelli dell'estr. dx.
Scusa per l'ironia, non voglio parteggiare per nessuno, ma mi ricordo, se non vado errato, che detto signore era da poco andato in pensione da Capo della Procura di Milano.
A pensar male è peccato, ma quasi sempre ci si azzecca.

PS
E' una cattiva abitudine presumere sempre che gli altri siano continuamente vittime inconsapevoli di pregiudizi, di propaganda fuorviante e di falsi storici.
Ciao

Anonimo ha detto...

A PROPOSITO DI BORRELLI, CHI NON RICORDA CHE AL PALAVOBIS CONIO' IL CELEBRE SLOGAN

RESISTERE-RESISTERE-RESISTERE!

MOLTO DEMOCRATICAMENTE CONTRO GLI ELETTORI CHE ERANO LA MAGGIORNZA DEL PAESE (E LO SONO ANCHE ADESSO).

Anonimo ha detto...

borrelli al palavobis c'era perchè si parlava di mani pulite,non era certo lì a sostenere l'opposizione di centrosinistra...ds e margherita fra l'altro si dissociarono da quella manifestazione,che raccoglieva quasi esclusivamente esponenti della società civile e pochissimi politici.
resistere-resistere-resistere lo disse ai magistrati e ai cittadini durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario,non al palavobis, e non era un discorso contro la destra o i suoi elettori:era un'esortazione a continuare a perseguire la moralita e l'etica,in tempi in cui la magistratura era sotto attacco.
i falsi storici ve li crea il giornale e voi ci credete pure.guardate che invece è bello pensare con la propria testa.

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)