Il Premio Nobel per la Pace ad Al Gore non convince Daniele Capezzone: «Le sue ricette avrebbero scarso effetto sul piano ambientale, e un effetto devastante dal punto di vista economico. Più pericolosi di Gore - aggiunge - i "Gore alla vaccinara" di casa nostra, i profeti del veto, i campioni del no a tutto. No tav, no base, no nucleare, no carbone, no rigassificatori, no termovalorizzatori, no tutto: questi sono gli avversari di una politica liberale, pragmatica, moderna». Per l'Istituto Bruno Leoni, il Nobel per la Pace ad Al Gore «è l'ultimo atto di una commedia attentamente pianificata e facilmente prevedibile». Sul documentario di Al Gore l'IBL propone un focus di Alan Patarga: "Tutte le balle del vicepresidente". Carlo Stagnaro, direttore Energia e ambiente dell'IBL, commenta:
«Ma che ha fatto Al Gore per la pace nel mondo? L'ex vicepresidente americano ha l'unico pregio di aver prodotto un film di fantascienza di grande successo, che gli è valso un premio Oscar e presumibilmente ha ulteriormente rafforzato la sua già solida posizione economica. Se però si vuole prendere Gore sul serio, e non come cinematografaro, allora il giudizio cambia radicalmente: egli ha piegato la scienza a scopi brutalmente politici, mostrando scarso o nessun rispetto per quegli scienziati che hanno manifestato dissenso. Le politiche invocate da Gore sarebbero economicamente folli e non avrebbero alcun impatto discernibile sul clima».
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