«Il caro-petrolio spinge le bollette. Gli aumenti di luce e gas potrebbero tradursi in una stangata per le famiglie: 11 euro l’anno in più per la luce, oltre 30 per il gas». Leggendo i giornali di questi giorni ho fatto un conto. Lo scorso anno Alitalia ha perso 380 milioni; nei primi 6 mesi del 2007 altri 211. A fine dicembre l’incomprensibile noncuranza del governo — che da oltre un anno di mese in mese rimanda il problema — avrà accollato ai contribuenti altri 400 milioni di perdite. Sono circa 30 euro per famiglia, più dell’aumento delle bollette della luce, poco meno del rincaro del gas. Lo scorso anno i prezzi (uso come indicatore il deflatore dei consumi e i dati della Commissione europea) sono cresciuti del 2,7%, ma i salari non hanno tenuto il passo e il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti è sceso dello 0,2%.
I salari italiani non soltanto sono bassi relativamente a Francia e Germania — come ha notato il Governatore della Banca d’Italia — ma stanno anche perdendo terreno. La riduzione della quota del reddito nazionale che va ai salari non è un fatto solo italiano: è accaduto lo stesso in tutta Europa. Lo spostamento nella distribuzione del reddito avvenuto negli ultimi 25 anni è straordinario: nel 1981 ai salari andava il 71% del reddito nazionale, oggi 9 punti di meno (cito ancora i dati della Commissione europea). In novembre l’inflazione nella zona dell’euro è salita al 3%.
Molti ritengono che rimarrà vicino a questo livello per buona parte del prossimo anno: colpa del petrolio e del gas, ma anche della forte crescita di alcuni Paesi emergenti, India, Cina, Brasile, che spingono in su il prezzo di tutte le materie prime. Alcuni prevedono anche che la lunga tregua dei salari presto finirà e che i sindacati cercheranno di riguadagnare un po’ del terreno perduto. Nonostante queste previsioni, la legge finanziaria è stata costruita con un’ipotesi molto più indulgente: un aumento del deflatore dei consumi non superiore al 2%.
Che cosa accadrà se l’inflazione sarà più elevata? Lo spiegano Tito Boeri e Pietro Garibaldi sul sito lavoce. info. L’inflazione fa salire il gettito fiscale perché le imposte colpiscono i redditi nominali: nel 2008 un’inflazione del 3%, anziché il 2% che prevede il governo, aumenterebbe le entrate tributarie di 4-5 miliardi di euro, e di altrettanto ridurrebbe il potere d’acquisto delle famiglie. Questa cifra forse non è casuale. Infatti la legge finanziaria peggiora i conti pubblici, rispetto a ciò che sarebbe accaduto in sua assenza, di 4,5 miliardi: 5 in più di spese correnti, 2,5 in meno di investimenti e 2 in meno di entrate per il taglio dell’Ici. Il risultato è che nel 2008 il deficit salirà dall’ 1,8 al 2,1% del Pil. Forse il ministro dell’Economia in cuor suo spera che un po’ d’inflazione in più gli regalerà un aumento della pressione fiscale e gli consentirà di eliminare quel maggior disavanzo. Se così fosse si sbaglierebbe: in un momento in cui l’euro forte frena le esportazioni, solo i consumi delle famiglie possono sostenere la domanda. (Corriere della Sera)
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7 commenti:
QUANTO TE VOLEMO BBENE!!
ZI’ ROMA’
TE VOJO TTANTO BBENE CHE CO’N GESTO DUMMANA PIETTA’ TE VOJO ADDA’ QUARCHE CONSIJO BBONO. MA PROPPIO BBONO.
PRIMMA DE TUTTO UNA NOTIZZIA CHE TE FA’ RESUSCITA’.
DOVUNQUE ME VO’ A TTROVA’ SENTO QUANTO’A GGENTE TE VOLE BBENE. E TE NE VOLER COSI’ TANTO CHE TA CONSIJO DA FA?
QUANNO CHE ESCI DE CASA E VAI A GIRO, METTETE UNA BBARBA POSTICCIA, UN BEL PAR DE BAFFONI, UN PARRUCCONE, IMMODO CHE NESSUNO T’ARICONOSCA. SAI! ‘A GGENTE STA COSSI’ ENTOSIASTA DE TE CHE CO ‘E MANEFESTAZZIONI DAFETTO ‘N SI SA MAI.
MA CE ‘O SAI CHE QUANNO CHE SARTI ALLA RIBARTA ME SEMBRA DA VEDE UN INCONTRO DE PUGGILATO ALLA MERICANA.
TE IMPERTERITO IMMEZZO AR RIGHE. E TUTTI QUALL’ANTRI CHE TE DANNO ADOSSO.
ARIVA ‘O ZI’ FAUSO CHE MOLLA UNO SGANASSONE DE QUELI CHE LEVETE.
ALORA TE VAI CONSOLA’ CO’ ZI’LAMBERTO. E QUESTO TARIVO CO’UN DIRETTO SUL MUSO CHE TE RINTRONA.
IO CE SOFFRO. TANTOCCHE’ ME VENGHENO’E CONVURZIONI.
E ALORA TE VOJO DI’
MA CHE CE LLAI UNA CASA?
E STATTENE A CCASA! MA CHI TE ‘O FAFFA’?
ER GOVVERNO TUO SEMBRA UN CARO TIRATO DA TANTI CAVALLI. AHO! MA E’ L’AORIGA CHE NUN CE LA FA. UNO TE TIRA A DESTRA, L’ARTRO TE TIRA A SINISTRA, UNO SPIGNE DINNANZZI, UNANTRO SE FOGA DE RETRO.
E TE, SCUSA TANTO, COSTI’, CHE CE STAI AFFA’?
TE VONNO TUTTI BBENE, MA CIAI ROTTO I COJ … A TUTTI.
ALEATI, POPPOLO, VECCHI, GIOVENI, OMMENI E COMMARI.
TUTTI A TIRATTE PESCI ‘NFACCIA.
‘E CONCRUSINI TIRALE FORA DA TE.
TE VOJO DA’ QUARCHE NOTIZZIA SPICCIOLA.
‘A SORA NENA TUTE ‘E MATINE TORNA DA ER MERCATO CO’ABBORSA SEEMPRE PIU’ VOTA. JE GIRA TUTTO: MENO QUELLI CHE NUN CELLA’. MA QUELLI GIRENO A BURICCHIO CHE SENTE ‘A TEMPERATURA DE CASA.
NER PALAZZO TUTTI TENGHENO IN CASA LE TRECCE D’AGLIO PE TENE’ LONTANO VISCHIO. ER PUZZO FA MALE A’ VAMPIRI.
IO TENGO BENE IN VISTA ‘A FOTO FORMATO GRANNE DE LA ROSABBINDA. VISCHIO NON LO PIU’ VISTO. MA OPPERZO TUTTI LAMICI CHE NON MI FANNO PIU’ VISITA.
E BEVITI UN CINARRE CONTRO ILLOGGORIO DE’A VITA MODERNA.
DA "Il Giornale"
Appesi a un teodem, incalzati dalla sinistra estrema, sostenuti dal passo traballante dei senatori a vita, i furbetti del governino passano un’altra notte attaccati alle loro instabili seggiole. Prodi regge e ottiene per un voto la fiducia del Senato. Ma quella del Paese, ormai è persa da un pezzo.
Ciò che si è visto ieri nei palazzi del Parlamento e dintorni è stato un film horror, di quelli che dovrebbero essere vietati ai minori di 18 anni. Noi, avendoli compiuti, purtroppo, siamo stati rimasti inchiodati al video, attratti come si è attratti solo dagli spettacoli più turpi. Vergognandoci anche un po’ di scoprire che si può arrivare tanto in basso.
Al Senato si votava il pacchetto sicurezza. Tralasciamo di dire che quelle norme, nate dopo l’omicidio di Giovanna Reggiani a Roma, sono state progressivamente svuotate, senza nessun rispetto né per la vittima né per le esigenze degli italiani. Quello che fin dall’inizio avevamo temuto si è realizzato: più che un pacchetto, in effetti, ci hanno regalato un pacco.
Ma ancora peggio è come si è arrivati al sì finale, con uno slalom tra i regolamenti, piccoli ritardi, manovre tattiche, rinvii e trattative sottobanco, che rappresentano il peggio del peggio della politica che gli italiani non sopportano più. S’è mai visto un governo che, appena ottenuto il voto di fiducia su una norma, annuncia che quella norma sarà cambiata? Ecco ieri è successo. Così alla fine Prodi è rimasto in piedi, anche se per un voto appena: è stato Cossiga a salvarlo, dicendo sì «non per approvare un’inutile leggina», come ha detto, ma per evitare la crisi.
Ma davvero la crisi è evitata? Quello che s’è visto dopo le 22 di ieri sera è peggio di una onesta caduta. È una maggioranza che perde i pezzetti e anche le Binetti. La senatrice cattolica del Pd ha votato contro, Andreotti pure: entrambi erano contrari a una norma sull’omofobia inserita a sorpresa nel maxiemendamento su ordine di Rifondazione. Risultato? Il governo la sfanga. Ma cede ancora una volta all’estrema sinistra e lascia dietro di sé uno strascico di polemiche, con Dini che dichiara: «La crisi è inevitabile» e «siamo al capolinea». Ecco, se siamo al capolinea forse sarebbe meglio scendere dal tram, piuttosto che sferragliare ancora con pateracchi del genere. Perché da stasera sia Prodi sia gli italiani sono, se possibile, meno sicuri di prima
Ciao, grazie per l'adesione all'aggregatore per il Partito della Libertà.
Volevo solo dirti una cosa: hai sbagliato ad inserire la url del tuo blog.
Ti consiglio, pertanto, di fare il login e di cambiare l'indirizzo del tuo blog.
Dopo aver fatto questo, mi auguro che tu voglia segnalare i tuoi post sull'aggregatore.
Ti ringrazio ancora
Ciao
http://www.camelotdestraideale.it/
Contrordine :D
Ho appena provveduto a correggere la url del tuo blog, ti è possibile ora segnalare i post.
Scusami per il disturbo, e grazie ancora per l'adesione
http://www.camelotdestraideale.it/
Grazie Camelot
Zeus,
ci mancavi.
Te possino...ando teri cacciato?
Se cade Prodi speriamo che la tua vena poetica non si esaurisca.
Complimenti.
Un caro saluto
A MAUROM
TA'GAJARDO! ARIVO AR MOMMENTO GGIUSTO QUANDO CHE SERVE.
ME SO'ACCATTATO 'N VESTITO ALLUTTO NER CASO DISGRAZZIATO CHE ZI'ROMANO CASCHI E SE ROMPA ER GRUGNO!
CIAO!
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