Mi pare interessante "rileggere" questo studio pubblicato all'indomani delle elezioni politiche di aprile 2006.
La riduzione dei voti non validi e l’accentuazione della dinamica bipolare ha portato più voti sia a destra che a sinistra.
La crescita del centro-sinistra è stata quattro volte maggiore di quella del centro-destra.
Il centro-sinistra avanza soprattutto nel Mezzogiorno, il centro-destra soprattutto nel Triveneto.
L’Istituto Cattaneo di Bologna ha effettuato alcune elaborazioni dei risultati del voto appena conclusosi per determinare quanto la Casa delle Libertà e l’Unione abbiano riscosso maggiori o minori consensi rispetto alle precedenti elezioni politiche (Camera) del 2001. Fra i risultati più importanti si possono citare:
- Rispetto ai quasi 3 milioni di voti non validi espressi nella parte proporzionale del voto alla Camera del 2001, nelle elezioni alla Camera del 2006 i voti non validi sono circa 1,2 milioni, il che significa che i voti validi sono cresciuti di molto (si può stimare un aumento di voti validi di circa 1 milione) per effetto della riduzione nel numero di schede nulle (–650 mila) e delle schede bianche (–1,25 milioni).
- Si osserva un forte ridimensionamento delle “terze forze”, cui nel complesso sono stati destinati appena 173 mila voti1, con un calo di quasi 1,2 milioni di voti rispetto al 2001. Nonostante questo ridimensionamento delle liste “altre”, alla luce dei risultati alla Camera (dove centro-destra e centro-sinistra sono separati da appena 25 mila voti) esse hanno avuto un effetto determinante sull’attribuzione del premio di maggioranza. Particolarmente cruciale il ruolo del non coalizzato Progetto Nord-Est di Panto, che ha raccolto oltre 92 mila voti (concentrati soprattutto in Veneto), totalmente sprecato ai fini dell’attribuzione del premio di maggioranza.
- Per effetto della riduzione dei voti non validi e dei voti andati a favore di liste non coalizzate in uno dei due grandi schieramenti, si è assistito in un forte aumento dei voti validi (in valore assoluto: +2 milioni di voti) espressi a favore dell’Unione e della Casa delle Libertà, e ciò anche in presenza di una riduzione degli aventi diritto residenti in Italia da 49,2 milioni nel 2001 a 47,2 milioni nel 2006.
- Si è registrato un aumento dei consensi a vantaggio sia della Casa delle Libertà sia dell’Unione, ma l’avanzamento è stato più forte nel centro-sinistra. L’Unione, infatti, ha incassato 1,6 milioni di voti in più rispetto ai consensi riscossi nel 2001: si tratta di un aumento del 9,4%. Anche la Casa delle Libertà ha preso più voti, quantificabili in 390 mila, ossia +2,1% rispetto al 2001.
- L’Unione ha guadagnato terreno soprattutto in Campania (+387 mila voti rispetto al 2001), in Lazio (+210 mila voti), in Sicilia (+174 mila voti), in Calabria (+165 mila voti) e in Lombardia (+139 mila voti). A livello di ripartizione geografica, l’Unione è andata particolarmente bene nelle regioni centro-meridionali (+20% di voti rispetto al 2001); deboli le prestazioni nel Triveneto, dove i consensi sono aumentati, in valore assoluto, di appena l’1,4% (nel Friuli-Venezia Giulia e in Trentino-Alto Adige sono addirittura diminuiti).
- La Casa delle Libertà ha beneficiato di maggiori consensi rispetto al 2001 soprattutto in Lombardia (+146 mila voti) e in Veneto (+112 mila voti), ma anche in Sicilia (+68 mila voti) e Lazio (+50 mila). In diverse regioni i voti raccolti (in valore assoluto) sono diminuiti: Piemonte, Toscana, Abruzzo, Campania, Sardegna e, soprattutto, Calabria (–62 mila voti). Il centro-destra è andato particolarmente bene nel Triveneto (+7,5 di consensi rispetto al 2001); peggio nel Mezzogiorno, dove i suoi consensi sono aumentati, in valore assoluto, di appena lo 0,2%.
(Fonte: Istituto Cattaneo, 23 aprile 2006)
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1 commento:
La ringrazio per Blog intiresny
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