lunedì 28 gennaio 2008

Rifondare la sinistra. Davide Giacalone

La sinistra cerchi di fare oggi quel che non è stata capace di fare nel 1994 e nel 2001, di diventare una credibile forza di governo. E’ stata sconfitta ancora, e non ha mai vinto le elezioni. I dirigenti politici della sinistra hanno la storica colpa di averla tenuta in condizioni di minorità politica, culturale e morale, indebolendo così la democrazia italiana. Trovino, adesso, la lucidità di una rottura profonda, irrevocabile, o resteranno, per il resto dei loro giorni, a dipendere dal Prodi di turno, dietro il quale mascherarsi e dal quale farsi massacrare.
La rottura è necessaria con la storia comunista. Non basta dire che i Gulag staliniani furono una brutta cosa, perché quello solo gli scemi e gli assassini non lo sanno. Fu sbagliata ed è da condannare la storia del comunismo italiano, quello di Longo, quello di Togliatti, ed anche quello che con Berlinguer non ebbe il coraggio di definire il regime sovietico per quello che era: dittatoriale e sanguinario. So benissimo che fra le moltitudini attirate dal comunismo c’era tantissima gente per bene, amante della libertà e per quella pronta anche a sacrificare la vita. Ma fu gente presa in giro da una dirigenza che si finanziava con soldi sporchi di sangue, e che continuò ad intascarli anche mentre cianciava di prese di distanza, di raffreddamenti. Il comunismo è stato condannato dalla storia, ma attende ancora d’essere condannato, senza possibile distinguo od appello, da chi fu comunista.
Il berlinguerismo (trattato così bene da una pubblicistica moscia e conformista) proponeva ancora la “fuoriuscita dal capitalismo”. Sbagliava: l’economia di mercato, la libera impresa e le leggi che le regolano non hanno alternative che stiano nel mondo della libertà. Il capitalismo è bello. Il compito della politica consiste nel porsi il problema dell’uguaglianza dei punti di partenza, della redistribuzione sociale, della giustizia. E’ nel mondo capitalista che nascono le leggi antitrust ed a difesa dei consumatori. A queste si dedichi la sinistra moderna.
La smettano di sentirsi moralmente superiori, è ridicolo. Si misurino sulle cose concrete da farsi per rendere migliore questo mondo. In democrazia è utile il confronto continuo fra merito ed uguaglianza, ma è necessario che i protagonisti non debbano mentire a se stessi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Leggo...
Il comunismo è stato condannato dalla storia, ma attende ancora d’essere condannato, senza possibile distinguo od appello, da chi fu comunista.

Il "fu" lo cancellerei e ci installerei una bella "é".

Il Comunismo Cinese e' tuttora presente ed e' VIVO e VEGETO.
Il PARTITO COMUNISTA CINESE ha da tempo modificato i suoi parametri.
HA a disposizione UN MILIARDO di LAVORATORI da SFRUTTARE a 100 EURI al mese PER ATTRARRE i CAPITALI e gli investitori dell'OCCIDENTE tradizionale (STATI UNITI ed EUROPA) che a COSTI BASSISSIMI possono PRODURRE in CINA COMUNISTA sfruttando questa massa sterminata di lavoratori e VENDERE a 10 VOLTE il proprio VALORE in EUROPA e STATI UNITI.
PROVOCANDO in tal modo un FLUSSO della RICCHEZZA e del CAPITALE verso la CINA COMUNISTA e un aumento che raggiungera' cifre da CAPOGIRO della disoccupazione in EUROPA e STATI UNITI.
La spirale continuera'. Infatti una diminuzione degli investimenti in occidente portera' ad un minore potere d'acquisto della classe media e medio bassa e ed una maggiore dipendenza di prodotti importati LOW COST dalla CINA MEDESIMA.

MA QUESTI BENPENSANTI COMUNISTI CINESI HANNO PROPRIO ANNUSATO UN BEL TRCCHETTO PER....I RICCHI INVESTITORI OCCIDENTALI.....ed i loro GOVERNI .....

VISIONE SEMPLICISTICA concludono subito i BENPENSANTI, si semplicistica ma il meccanismo descritto e' realistico e va' producendo i suoi effetti. Il primo ad esserne colpiti sono proprio quelli che per primi sono
stati attratti da questo meccanismo fatale, cioe' gli STATI UNITI. ......poi nel tempo sara' il turno dell'EUROPA.

QUASAR