giovedì 8 novembre 2007

Eppure c'è chi taglia le tasse. Paolo Del Debbio

Diminuire le tasse si può. Solo il centrosinistra non ci crede e non ci riesce. La Lombardia lo ha fatto. Dall’anno prossimo nella regione presieduta da Roberto Formigoni i cittadini con un reddito fino a 15.500 euro all’anno non pagheranno più l’imposta regionale e a tutti gli altri sarà ridotta. Non siamo chissà dove. Siamo in Italia, in una regione alla quale lo Stato, quest’anno, ha dato 170 milioni di euro in meno, dove i conti devono essere tenuti in ordine, dove bisogna stare molto attenti alle spese. Anche perché dei soldi che i lombardi danno allo Stato indietro ne tornano pochi. Quindi bisogna pagare per sé e per altri. Magari per sistemare anche i conti delle regioni che hanno bilanci da far spavento.
Per abbassare le tasse bisogna, prima di tutto, crederci. È una questione di modo di pensare. Ci sono politici che, conoscendo un po’ di più la vita della gente comune, sapendo delle loro ansie e delle loro angosce a fine mese, prima di mettere le mani nelle loro tasche ci pensano due volte. Sapete perché? Per un motivo semplice: sanno cosa vuol dire guadagnarsi i soldi per campare. Sanno cosa vuol dire rischiare in proprio. Nella loro vita precedente alla politica hanno dovuto ingegnarsi per costruirsi uno stipendio alla fine del mese.
Questi sono (o almeno dovrebbero essere) i politici del centrodestra italiano. Quelli della sacralità della tasca del contribuente, del lavoro e dei suoi frutti. Quelli del rispetto del valore della fatica di ognuno, singoli e famiglie, vecchi e giovani, uomini e donne.
Per Prodi, Padoa-Schioppa e Visco questa non è una priorità. E la sacralità è quella del governo, non quella della tasca. Per chi governa la Lombardia e Milano, evidentemente, sì. Anche a Milano, infatti, negli ultimi anni le tasse non sono aumentate, anzi diminuite.
Secondo il Sole 24 Ore Milano è il capoluogo di provincia italiano dove si pagano meno tasse comunali. Nel 2007 l’Ici è passata dal 5 al 4,7 per mille e non pagano un centesimo i milanesi con un reddito fino a 17mila euro. Chissà cosa avrebbe da dire il sempre più evanescente Veltroni, sindaco che non ha diminuito le tasse, anzi le ha aumentate.
Non c’è un altro strumento per far prosperare l’economia se non quello che far prosperare le tasche dei cittadini: l’economia, alla fine passa tutta da lì. (il Giornale)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

La situazione di Michele Santoro è stata spiegata dal direttore delle relazioni istituzionali Rai, Pierluigi Malesani, nel corso del «question time» in commissione parlamentare di Vigilanza.
Il conduttore di «Anno Zero» può arrivare a guadagnare, tra stipendio e compensi di altro genere, fino a 684 mila euro nel 2007.
Il suo rapporto di lavoro è basato su tre voci: uno stipendio lordo di 266 mila euro all'anno, un premio di produzione (Mbo) legato al raggiungimento di alcuni obiettivi di 103 mila euro all'anno, e un compenso unitario per trasmissione di 10.500 euro per le prime serate e 2.600 euro per le trasmissioni in seconda serata.
Peraltro, Malesani ha anche spiegato che Anno Zero costa circa 7,2 milioni di euro, ma gli incassi da pubblicità sono previsti a 9,2 milioni di euro, con un attivo di 2 milioni.

ED IO CHE CREDEVO CHE MICHELE FOSSE UN PROLETARIO!!!

Anonimo ha detto...

La proletaria Lucia Annunziata sotto i 274 mila di compenso annuo: «Ampiamente al di sotto della Finanziaria» ha precisato "Madame".

Anonimo ha detto...

e che male c'è a guadagnare quei soldi...puoi chiamarlo ipocrita ma pensa che c'è chi si vanta di essere liberista e in 5 anni non ha privatizzato e liberalizzato un emerito ca°°o...
CIRCO ITALIA

Anonimo ha detto...

ER FLUSO DE’PENZIERI D’A SORA NENA

CHE STAMMATINA ‘A SORA NENA APRE ‘RCASSETO D’A COMMODA, DOVE ‘NAVORTA SE TENEVA ‘O ZI’BEPPE, E TE TROVA ‘A FOTO D’A BELUCCI TUTA MEZZA SBRACATA CHE ‘E MOTANNE ‘NSE VEDEVENO CHE SE STAVENO NASCOSTE FRA ‘E CHIAPPE.
- ‘ANVEDI STO’ MORAMM…DE MI’MARITO! CHE QUANNO MA’ VISTO A MME CON PARO DE SLIPINI TUTI TRINATI ROBBA CHE FACEVA EFETTO ANCHE A LI MORTI E CHE LLUI MANCO ‘NCOMPRIMENTO MA’FFATTO! E CHE IO ME VO’ ACCOMPRA’ ‘NA FOTO CO’ CCASINI IN COSTUME DABBANNIO E SEMO PARI.
CHEAPPROPOSITO DE CASINI, STO PIEFERDENNANDO AR POVERO BERLOSCONI CE FA FFA NA’ FIGURACCIA. CHE PPRRIMA JE DICE MMO' STAMO TUTTI UNITI, ER GIORNO DOPPO VA ALLECCA' LI CARZINI A WARTERE. ECCOSì CHE LLUI DICEVA CASCA ERGOVERNO E CHE ‘NQUESTO MODO ‘NCASCA PROPRIO NNIENTE. QUANNO CHE ERA AR GOVERNO STAVA ARROMPE LI COJ… CHE QUESTO ‘NSE PO’FFA E NEMMENO QUET’ARTRO. E MO’ CHE CHE SE TROVA ALLOPPOSIZZIONE SE METTE A ROMPE LI COJ … PEGGIO DE PRIMA.
ORMAI CHE VOR PIJA’ ER POSTO SUO ‘O SANNO ANCHE ‘IGATTI, SPECIE ‘RMI BURICCHIO CHE E’ ‘NGATTO INTELIGGENTE, MICA COME TAPPO, ER CANE D’A’PORTINARA, CHE A FURIA DE’ GUARDA LI GIORNALACCI D’A SU’PADRONA ME PARE ‘NPO’ RINCOLLIONITO, COME LEI CHE ‘NVECE DE STA’ATTANTA FA’ENTRA’ A GGENTE E CHI PASSA PASSA, COSI’ L’ANTRO GIORNO ME BUSSA UNO TUTTO VESTITO NERO NERO, CO’EBBORCHIE BBIANCHEBBIANCHE CHE ME DICE –SIGNO’ VO’FFA’ ‘NOFFERTA PE’A SEDE DER NOVO PARTITO?
E ME METTE ‘NMANO UN FOJETTO CHE IO GUARDO ‘AFFIGURA E DICO –CHE E’’A FOTO DE PADOASTIOPPA?
E QUEELO M’ARISPONNE –MA CHE DICE SIGNO’. QUESTO E’ ER TESCHIO. ER SIMMBOLLO DER PPARTITO NNOSTRO. LI NEONAZZISTI.
JO MOLLATO’NEURO PE’ LEVAMMELO … VABBE.
E TUTTO STA ARRIMANE’ COMME PPRIMA, LE NOVE ELLEZZIONI NUN SE FANNO, LA CUCCIA DE TAPPO FASSCHIFO DA QUANTO PUZZA, LI TRENI PEGGIO CHEMMAI, E TUTTI DICHENO CHE ‘A SECUREZZA ‘NCE STA PPIU’. MO’ CE STA UNA SECUREZZA SORTANTO, QUELA DA’PAGA’ ‘E TASSE.
BURICCHIO! E LEVETE DE TORNO CHE OGGI CIO’ PURE L’AFFARI MIA!

maurom ha detto...

Roma, sei sempre er mejo.

Anonimo ha detto...

a MAUROM
GRAZZIE DE'CORE!