domenica 18 novembre 2007

Finanziaria: settimane decisive , il centrodestra non dismetta un'opposizione netta e compatta. Benedetto Della Vedova

C’è un rischio, tra gli altri, che l’opposizione non deve correre: quello di disarmare il contrasto alla legge finanziaria, con annessi e connessi, che entra ora nelle settimane decisive.
Il combinato disposto del decreto fiscale (su cui il Governo – questa volta insensibile ai richiami del Quirinale – metterà domani la fiducia alla Camera, impedendo qualsiasi confronto con l’opposizione), del protocollo sul welfare e della Finanziaria, proietta sul futuro del paese le ombre funeste dello statalismo più dissennato.Il centrodestra non dovrebbe rinunciare nemmeno per un minuto alla netta e compatta opposizione sulla sanatoria dei precari della Pubblica Amministrazione, che gonfierà ulteriormente in via definitiva una macchina ipertrofica e inefficiente (o inefficiente perché già ipertrofica?) o sulla controriforma delle pensioni, destinata ad ipotecare almeno dieci miliardi di spesa sociale nei prossimi dieci anni in favore delle pensioni di anzianità.Prodi e il suo Governo di cicale stanno utilizzando anche quest’ultima fase di congiuntura favorevole e il record di pressione fiscale per finanziare l’aumento della spesa pubblica, compromettendo il risanamento dei conti e aprendo la via ad una nuova spirale “più spese-più tasse”.
Nelle prossime settimane, a livello parlamentare e nella polemica pubblica, l’opposizione è innanzitutto chiamata a contrastare in modo unitario questo disegno tanto pericoloso, quanto fragile sul piano politico e istituzionale. (Riformatori Liberali)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

‘A NOTTE DE LI MISTERI
Ve vojo portà drento ‘ngrande eddfificio. Sette piani. Circondato da er parco ner cuale se projeteno le cuppe ombre dell’arberi, nela note nera e cuppa, soto ‘a tennue lucce de’’a luna. Se sente er canto monottono de er guffo che ja riasponne ‘o strillo ‘ncazzato de’a civetta.
Vischio nun se vede che nun sò ancora arivati li sinistri rintochi der campanile che nunceno lora de’ Vampiri.
Tutto è ar buio. Una lucce proviene fievvole da’’na fenestra co’’è taparelle arzate. Drento cè sta ‘na stanzetta. E drento’ a sta stanzetta ce sta un tizzio che scrive scrive scrive. ‘A picola scrivvania è luminata da ‘na debbole lampadda da tavvolo.
Scrive e dicce tante cose
-dicce che litalliani so’ tutti felicci
-dicce che li pensionati fanno i zompi de ggioia
-dicce che tutti fanno a cazzotti pe’arivà pprimi appagà ‘e tasse
e scrive … scrive …
e mentre che scrive … scrive …scrive
entreno dentro ‘a stanza un siniore cor cammice bianco e ‘o stettoscoppio, companniato da due omeni grossi grossi cor cammicione bbianco e ‘a pappalina pure bbianca. Che quer segnore co ‘o stettoscoppio legge e rilegge e ppoi cià detto (a quelli) –è peggiorato, metteje ‘a camiccia de forza e menatelo via.
Cambiamo discorzo che Berloscone arrubbato er posto a Gattosilvestrro. Preppara trapole ingeniose e cruddeli. Ma Titti ‘e scanza tutte e ce fa cascà drento a Gattosilvestro che remane sempre fregato. E anche stavorta a Berloscone jè scopiata ‘abbombba che jà lasciata immano ‘o zi’Romano a l’urtimommomento. Resurtato che ala fine sè visto Berloscone tutto afumicato che soride addentistretti, tutto strammortito, macché nun se rennebbene conto che ‘abbomba lè scopiata su er muso allui.
Savicina ‘amezanotte e Vischio apprepparato ‘essiringhe cor maxistantufo che stanote addafà laggrandabbuffata co’ tutti licompari pippistreli e vampiri invitati ar festino nel’ orido castello de Dracula.
Li teleggiornali dicheno sempre ‘e stesse freniacce tanto che er tellevisore serve sortanto peffà giocà li rigazzini.
Su li tetti ce stanno li soliti gatti ‘namore che è da mo’ che cor miaggolio miao miao! rompeno proprio i co … ecche se ‘a fanno finita sanderebbe tutti adormì.

maurom ha detto...

Zeus,
il colpo di Berlusconi di questa sera merita un tuo intervento.
A presto e grazie