Non ha torto Ezio Mauro, direttore de La Repubblica, a dire che alcuni giustizialisti collocati a sinistra sono in realtà gente di destra finita lì in odio a Berlusconi.
E poi, aggiungo io, se uno si butta a sinistra ti sorridono i poteri editoriali, giudiziari e le fabbriche del consenso.
Nell’indole, Tonino Di Pietro, Marco Travaglio, ma anche Roberto Saviano, sono tipi da Legge e Ordine, giustizialisti e populisti destrorsi. Pure Grillo usa argomenti più da Uomo Qualunque che da Democrazia Proletaria. Anche lo stile giornalistico del Fatto , ha ragione Mauro, è quello del Borghese ; ma questo ne spiega l’efficacia. Travaglio del resto scriveva sul Borghese destro- leghista degli anni Novanta e Di Pietro, rurale-autoritario, è più da Candido che da Micromega .
Accadde anche al tempo della Resistenza che alcuni fascisti intransigenti divennero partigiani intransigenti. E spesso nella nostra Repubblica l’antifascismo è stato un fascismo di segno contrario. Mauro omette però di dire che con loro ci sono i giacobini di Giustizia e Libertà, molto popolo viola, ex-girotondini, Zagrebelsky, Flores d’Arcais, Furio Colombo.
Mauro ha ragione ma lo dice un po’ tardi. Questa criptodestra c’era anche prima, ma finché attaccava Berlusconi andava bene, ora che tocca Napolitano viene scomunicata e accusata di essere sguaiata e non avere senso dello Stato. Anche ai tempi della sinistra stalinista chi sgarrava dalla linea veniva accusato di lavorare per la destra in agguato. Vigilanza democratica sugli infiltrati reazionari. (il Giornale)
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1 commento:
buffoni siete e buffoni resterete
avete sempre accusato Travaglio di essere di sinistra solo perchè attaccava il vostro padrone.
Ora scoprite che è di destra?
non siete di destra nè di centrodestra
Siete berlusconiani, della peggiore specie
PS:GRAZIE SILVIO PER AVER INTRODOTTO L'IMU
GRAZIE MARIO PER AVERLA ANTICIPATA AL 2012
CE NE RICORDEREMO ALLE ELEZIONI
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